Chi l’avrebbe mai detto? Sono trascorsi solo una manciata di mesi dall’insediamento della maggioranza centro-leghista – quella del cambiamento e della “rivoluzione del buon senso” – e i due galli nel pollaio litigano, facendo volare da tempo, come si dice, gli stracci.
Con una velocità … da navicella spaziale, nei primi giorni di settembre è stato approvato il bilancio di previsione per l’anno in corso, dopo ben otto mesi (sic!): indubbiamente un notevole esempio di efficienza. Sarà questo il “buon senso” della rivoluzione? Le malelingue sostengono che non ci fosse unanimità di vedute nella maggioranza centro-leghista e che il “buon senso” se lo fossero dimenticati in un cassetto di casa; non si riusciva più a trovarlo, i poverini sono ammattiti a cercarlo … pare siano andati persino al mercato per comprarne un paio d’etti, ma gli ambulanti avevano terminato le scorte …
A fine agosto, però, il bilancio, celermente, era planato in Consiglio comunale; purtroppo la maggioranza aveva scordato di inviare i documenti all’opposizione, per cui la riunione era stata sospesa; una figura di… “melma”. Leghisti e comprimari, la sera stessa, si erano riuniti nelle segrete stanze, dove, sempre si dice, per l’occasione erano volati non solo gli stracci, ma anche le sedie.
La sede leghista, come è noto, è ubicata in via Amendola, là dove, un tempo, c’era l’ufficio di collocamento, funzione che i locali hanno ripreso ad espletare sotto “l’occhio” vigile del rampollo nipote del Sindaco, che tutto fa e tutto disfa. Infatti sono state “piazzate” diverse persone negli enti di secondo grado, lasciando a pascolare, a bocca asciutta, le vacche, chi si era intestato, e con qualche ragione, la vittoria elettorale del centro-leghista. Si narra che, per avere una nomina, occorra essere parenti o amici di qualcuno facente parte del “cerchietto magico” e che i congiunti (così come definiti dal Dpcm sul Covid 19) possano ottenere, se di provata fede, anche un incarico cadauno.
Fatto sta che il bilancio è stato approvato con la“inusuale celerità” di cui si diceva e con qualche mal di pancia (ma così forte che neppure una impepata di cozze avariate lo procura): infatti è stata aumentata l’IMU sulle seconde case. Ma costoro non erano quelli che: “noi le tasse le tasse tagliamo”? Si sono scontrati nuovamente i due galli, ma ha vinto il gallo del nonno (anche perché tra i due litiganti vince la parentela, come si sa).
Il “melmone” è poi scoppiato nuovamente sulla questione dello sport – che riguarda qualcosa come duemila atleti, grandi e piccini, e di conseguenza altrettante famiglie – in particolare sulla gestione degli impianti sportivi. Si sono nuovamente scontrati i due galli: il pollastro-mungitore voleva mantenere lo status quo, l’altro, l’Occhio vigile, voleva cambiare tutto; qualcuno afferma perché i duemila son considerati tutti comunisti, altri sostengono perché bisognava pagare una cambiale elettorale a qualcuno che vorrebbe sostituirsi agli attuali gestori degli impianti stessi. Fatto sta che in Consiglio comunale la maggioranza, o, meglio, i leghisti, si sono spaccati. In questo caso non sono volati gli stracci e neppure le seggiole, sono volati gli striscioni: i dissidenti sono stati bollati come alleati del perfido nemico con scritte, diciamo, molto poco gentili, apparse su striscioni appesi qua e là in città: uno spettacolo da baraccone. La prossima volta forse passeranno direttamente alle scazzottate … in assenza dei baracconi della Fiera, sarebbe comunque uno spettacolo.
Tra i due litiganti c’è il Sindaco-arbitro, il quale, però, pare abbia un Occhio di riguardo per il suo parente stretto (cuore di nonno). Il nipote, a quanto pare, viene silenziosamente ascoltato e al contempo ammirato, fino al punto che l’anziano parente esegue, silenziosamente e in silenzio, quanto il rampollo ordina – pardon, suggerisce – ad esempio come silurare due Assessori, dei quali uno è stato ben contento di essere silurato, ma l’altro è incavolato nero, tanto da minacciare denunce.
E Cabella, il guardiano del pollaio? Durante la campagna elettorale, annunciò che, se eletto, il suo ispiratore sarebbe stato Armando Pagella: non si arrabbi Sindaco e neppure si offenda, ma l’unica comunanza che si riesce a cogliere tra lei e Pagella sono … le ultime tre lettere dei due cognomi.
Ultima ora… in fiera
“Venghino, siore e siori, si vedranno cose mai viste, entrino nel baraccone…”. Il “baraccone”,però, non gliel’ha fatta, non ha retto l’impatto … . Dopo aver mangiato il “bibino della Fiera”, tre consiglieri (quelli del mal di pancia di prima) hanno deciso di lasciare il gruppo della Lega in Consiglio comunale. La granitica maggioranza centro-leghista si è sgretolata, ma, i ben informati assicurano che lo spettacolo continuerà. Ma chi ci perde è la città.
Il malalingua
P.S.: e del Vicesindaco comprimario che dire? Difficile commentare, è sempre molto intento nei selfie …
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