Altromercato: consumi o scegli?

Lo dice anche Battisti, la mattina c’è chi mi prepara il caffè. Beviamo caffè ogni mattina e non solo. 
Non tutti sappiamo però quale sia la vita di un chicco di caffè. Nonostante l’Italia sia il secondo importatore di caffè al mondo, in molti continuano ad ignorare la sua vera storia. 
Partiamo da una considerazione: il caffè ha dei prezzi totalmente instabili. Possiamo dedurne che la percentuale di rischio di sfruttamento, in questo mercato, è particolarmente alta. Molte grandi aziende, nei paesi latinoamericani si affidano ai coyotes, individui che acquistano il caffè dai piccoli produttori locali a prezzi stracciati rivendendolo poi alle grandi multinazionali. Tale meccanismo permette a queste ultime di portare sul bancone del nostro supermercato di fiducia un chilo di caffè al sorprendente prezzo di cinque euro. Com’è possibile un prezzo così basso? Ciò diventa possibile poiché i coyotes impongono ai contadini prezzi che a malapena sono sufficienti a coprire le spese di gestione ordinarie. I contadini sono costretti ad accettare per via della loro condizione di precarietà e perché hanno necessità di vendere il raccolto il prima possibile. Tale dinamica minaccia la sopravvivenza di almeno 20 milioni di famiglie. A tutto ciò si aggiunge anche il complesso fenomeno del cambiamento climatico che minaccia la coltivazione del caffè rendendo molti terreni incoltivabili. 
Ma un alternativa esiste. E Altromercato ce lo ricorda con una domanda semplice ma diretta: Esiste un caffè che non è amaro per chi lavora? Consumi o scegli?


Facciamo un passo indietro. Cos’è Altromercato? La principale impresa italiana impegnata da trent’anni nel garantire ai consumatori che determinati prodotti siano realizzati nel rispetto delle persone e dell’ambiente. Un prodotto buono per tutti esiste.
Buono per chi lo riceve perché proverà prodotti d’eccellenza realizzati nel modo più equo per tutti. Buono per chi lo produce perché le filiere di Altromercato rispettano l’uomo, il suo lavoro e la sua dignità. Buono per il pianeta perché i prodotti equo e solidali non sfruttano la terra, ma la proteggono e la valorizzano.
Altromercato è entrata ed entra quotidianamente in diretto contatto con il produttore, costruendo prima di tutto rapporti umani, concordando prezzi più giusti e progettando una filiera etica e cristallina per garantire un prodotto d’eccellenza e solidale con chi lo produce. 
Ma l’impegno dell’azienda non finisce qui. Essa offre ai piccoli coltivatori l’accesso a corsi di formazione, borse di studio e vantaggiosi strumenti di credito. 
Il caffè Altromercato è la soluzione necessaria per favorire un’agricoltura biologica e non intensiva, per garantire dignità ad ogni essere umano diminuendo il gap esistente tra i Paesi del Nord e del Sud del mondo e per sensibilizzare ad un consumo critico e consapevole. 
Con la campagna Consumi o scegli? Altromercato cerca di farci riflettere sul potere d’acquisto che noi consumatori abbiamo e su come le nostre scelte possano influenzare il modo di operare delle aziende, invitandoci a schierarci dalla parte dei lavoratori e dell’ambiente. 

E voi, volete essere parte del cambiamento? 
Ci trovi in Via Paolo da Novi 51 a Novi Ligure. Ma anche ad Acqui Terme, Alessandria, Casale Moferrato ed Ovada.

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Biagio Carella

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