Al peggio non c’è limite


Constatare di aver contribuito alla vittoria dell’attuale maggioranza, osservandone il metodo amministrativo, non è molto edificante. Purtroppo non è solo una mia delusione ma, in vecchi amici, noti esponenti di Forza Italia, ho riscontrato la stessa sensazione.

Riprendendo le mie riflessioni, ho sempre creduto che una città per progredire, deve avere una classe politica amministrativa di elevata capacità, esperienza e sopratutto onesta. Qualità che normalmente riassumiamo in etica morale. Affinché ciò sia possibile, bisogna che il corpo elettorale non si fossilizzi su un unico schieramento ma lo alterni con tacita intesa. Sia per una efficiente e sana concorrenza, sia per far crescere politicamente e amministrativamente gli attori e quindi metterli nella migliore condizione per amministrare.

Purtroppo, nella nostra città questo non è avvenuto ed alla fine è successo l’inevitabile. Gli elettori dopo circa mezzo secolo hanno cambiato spartito.

Era inevitabile che succedesse, una coalizione politica non può governare all’infinito, inevitabilmente si stanca e qualche errore lo commette strada facendo, magari per presunta supponenza. Bisogna riconoscere, per onestà intellettuale, che nell’insieme, il centro sinistra, ha tenuto la città al passo coi tempi , posizionandolo tra le migliori come condizioni di vivibilità socio economica, sicurezza etc, grazie anche alla felice posizione geografica. Quindi il giudizio che se ne può trarre è ampiamente positivo.

La nuova amministrazione è subentrata con un minimo scarto, grazie ad una accorta condotta elettorale e godendo di un momento di esaltazione nazionale, irripetibile e di una negativa assuefazione alla vecchia amministrazione.

Sono trascorsi quasi due anni di amministrazione a guida leghista; un tempo sufficiente per provare a fare un’analisi comportamentale ed onestamente quanto obbiettivamente constatato non è che i risultati , visibili, siano soddisfacente. 

Si è mostrata fin da subito l’assenza di esperienza, nella formazione della giunta; un team che a prima vista è apparso inappropriato, privo di personalità di spicco e di conoscenze delle problematiche locali e mal inserito in un contesto organico, di fatto estraneo, fatto esclusione di una vecchia conoscenza, con trascorsi a sinistra; lo stesso sindaco si è dovuto mettere in gioco, tenendo per sé le deleghe al bilancio, dimostrando una approssimativa competenza e creando non pochi problemi. Nonostante abbia vissuto all’ombra di personaggi storici, come l’indimenticabile sindaco Pagella, non ne ha compreso le sottigliezze politiche.

E’ di questi giorni un rimpasto con la sostituzione di due assessori e l’inserimento di un terzo per il bilancio. Ciò ha frammentato la maggioranza, mettendola in condizioni di precarietà perpetua. Di fatto non poteva capitare di peggio con un assessore dimissionato che ricorre al Tar. Non si sono fatti mancare proprio niente.

Non hanno entusiasmato nemmeno le nomine nei consigli di amministrazione negli enti di secondo grado, ma qui, eventuali danni per inesperienza, appariranno nel futuro prossimo, la direzione tecnica è comunque garantita ed assicurata dall’organico esistente, che ha dato dimostrazioni di grande efficienza. Dobbiamo solo aspettare quanto le decisioni dei nuovi consiglieri incideranno sulle potenzialità future e l’efficienza.

Stando alle cronache nazionali di questi giorni, si è appreso di un certo andazzo, di vecchia memoria, di finanziamento dei partiti e di cui nella lega sembra si faccia largo uso, nonché di avvisi di garanzia per operazioni elettorali tutti da chiarire .

Viene da chiedersi se la nostra zona ne è rimasta immune da queste pratiche o se dobbiamo aspettarci qualche coinvolgimento. Qualche mugugno raccolto durante la passata campagna elettorale c’è stato, insinuando qualche dubbio. Ma si sa le cattive insinuazioni fanno parte del confronto. Voce del popolo voce di Dio, comunque il buon giorno si vede dal mattino e se tanto mi da tanto… Aspettiamo .

Tre anni, passeranno più in fretta più di quanto si creda, gli elettori valuteranno e decideranno di conseguenza, certo che il confronto con la precedente amministrazione al momento è impietoso, in tutti i campi e finora quel poco che hanno fatto è da attribuire alla programmazione passate; la sola attività propria è l’aumento dell’IMU e l’eccessivo costo delle luminarie e degli addobbi, un po’ poco e non molto edificante, ma questo è.

Qualcuno ha messo in circolazione la voce che con i soldi a compensazione si vuole realizzare il museo del cioccolato? Con tutte le opere che si dovrebbero realizzare per migliorare le condizioni di vita? Non sembra appropriato. Appare più che altro un sogno fasullo da un’idea farlocca. 

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Francesco Giannattasio

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