Consiglio comunale: “votate come dice il giornale di domani”

«Consiglierei di rispettare per il voto quanto è già stato dichiarato sul giornale. Io penso, ma spero di sbagliarmi, di avere sottomano quanto uscirà domani su “La stampa” che dice già quello che succederà stasera». Con queste parole il presidente del consiglio comunale Oscar Poletto dopo poco la mezzanotte, non nascondendo il suo stupore, ha annunciato che il risultato della votazione che doveva ancora avvenire era già riportato sulle pagine del quotidiano torinese che trovate in edicola stamattina. Doti di chiaroveggenza del giornalista oppure qualcuno aveva già deciso come sarebbe finita, al di là del lungo dibattito in consiglio? 

Il tema di cui stata discutendo il consiglio comunale, protrattosi fin oltre l’una del mattino, era il possibile insediamento del deposito nazionale di scorie nucleari a Bosco Marengo. Sul tema era stata presentata una mozione, il giorno stesso della presentazione della carta dei possibili luoghi di insediamento, da parte di Lucia Zippo del movimento 5 stelle. Nel pomeriggio di ieri, fuori dai tempi previsti per la presentazione dal regolamento del consiglio, è stata presentato sullo stesso tema un ordine del giorno da parte della maggioranza. 

Entrambi i documenti sostenevano la stessa tesi: il deposito nucleare non si deve fare dalle nostre parti, abbiamo già dato sul tema ambientale. Unanimi anche i pareri dei consiglieri, tutti d’accordo sul fatto che qui il deposito non si deve fare. 

Per il gruppo Dem però il documento presentato dalla maggioranza è «una paginetta utile solo ad un post su facebook» e il tema, di importanza fondamentale, andava affrontato in maniera più approfondita e motivata per dare modo all’amministrazione comunale e al sindaco di opporsi in maniera più concreta al progetto, entrando nel merito dei criteri adottati da Sogin per l’individuazione del sito in modo da presentare una opposizione più forte al progetto. 
La richiesta dei Dem era stata quindi quella di convocare una commissione ad hoc e di non votare il documento della maggioranza, perchè presentato fuori tempo massimo. 
Nel merito, Lucia Zippo si è detta favorevole alla costruzione di un deposito nazionale, ma non nella nostra provincia, già troppo segnata dai disastri ambientali degli anni precedenti. 
Il capogruppo Dem Simone Tedeschi ha chiesto di «sospendere le due mozioni, lavorare per una mozione condivisa, per provare a sviluppare qualcosa di più concreto che metta nelle mani del sindaco una posizione in grado di entrare nel merito delle scelte. La sua posizione, se condivisa da tutto il consiglio, sarebbe più forte».

Parere simile quello espresso da capogruppo di “solo Novi” Marco Bertoli: «serve un documento comune perché se la pensiamo tutti nello stesso modo, è da imbecilli dividersi. Dobbiamo essere unanimi. Aspettiamo, facciamo un documento comune, più forte perché condiviso, magari anche con i comuni vicini».

Per Rocchino Muliere la questione «non si può affrontare così, con un documento messo giù di fretta in 5 minuti. Questo documento che non entra nel merito e rischia di favorire l’insediamento. Dobbiamo approfondire, se non diamo una risposta sui 30 criteri la nostra posizione non è seria, non è approfondita e non verrà considerata».

L’ipotesi di rinvio è stata rifiutata dal consigliere leghista Giacomo Perocchio: «si tratta di dare un indirizzo politico, l’approfondimento tecnico può essere rimandato in commissione ma dobbiamo dare un indirizzo politico. I documenti di stasera non ci precludono la possibilità di ulteriori approfondimenti tecnici».

Nel suo secondo intervento, Marco Bertoli ha sostenuto che «Se ora piombasse qui un giapponese, capirebbe dagli interventi che Tedeschi e Muliere sono di maggioranza, Perocchio e Chessa all’opposizione. Volete solo mettere un cappello politico sulla questione e non pensate che togliete forza al sindaco. C’è il tempo di aspettare per fare un lavoro ben fatto, per non avere rimpianti sulla pelle dei cittadini novesi».

A nome del gruppo Dem, Simone Tedeschi ha detto che «non ci fidiamo di una mozione che strumentalmente arriva a poche ore dal consiglio. Noi ci asterremo per la vostra ostinazione nel non voler impostare un lavoro comune».

Alla fine, è andata finire come aveva scritto “la Stampa”: il consiglio comunale ha detto due no, con due documenti diversi nella forma ma identici nel contenuto, al progetto del deposito nucleare. 
I Dem hanno incassato la promessa di ritrovarsi in commissione per stendere una posizione di contrarietà più articolata. 

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Moscone

Un commento su “Consiglio comunale: “votate come dice il giornale di domani”

  1. Poletto furbescamente ha fatto capire ai più che siccome qualcuno aveva lasciato delle dichiarazioni a qualche giornalista non era utile fare tante parole ma votare come dichiarato.
    È una prassi consolidata dare al giornale qualche anticipazione altrimenti non andrebbe in stampa il giorno seguente.
    Beccati sul vivo quindi si capisce il perché di tanto astio verso il presidente di alcuni membri del consiglio comunale , ma sinceramente prima di prendersela con il presidente di tal consiglio sarebbe meglio che capiscano che stanno lavorando per i cittadini e non stanno recitando davanti alle telecamere.

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