Ammettiamolo: siamo un pochino prevenuti … pensavamo che la riunione del Consiglio comunale per l’approvazione del bilancio sarebbe stata convocata il giorno 29 febbraio (dice: “ma il 2021 non è un anno bisestile!!!” Appunto …).
Invece, con una mossa a sorpresa, il Presidente-lettore ha convocato tale riunione per giovedì 18 e lunedì 22 febbraio. Non essendo veggenti – come il giornalista del quotidiano torinese di recente memoria – non siamo in grado di prevedere, nunc et nunc, cosa accadrà, in particolar modo lunedì, quando ci saranno discussione, dichiarazioni di voto, e i consiglieri dovranno alzare la manina per approvare o meno la delibera.
Ma c’è una novità.
Con un “coupe de theatre” degno della migliore tradizione novese del teatro delle marionette, Sindaco e Assessore allo Sport pochi giorni fa hanno dichiarato, in una conferenza stampa, che pace è stata fatta tra l’Amministrazione comunale e “Sport in Novi”: il Comitato gestirà gli impianti fino al 2023, ossia fino al termine legislatura (sempre se non accadrà qualcosa prima, considerati gli eventi recenti). E ci sarà, presumiamo, un provvedimento in tal senso.
La questione della gestione degli impianti sportivi parrebbe risolta grazie all’ ennesima giravolta con la quale la Giunta comunale, dopo diversi tentativi di “defenestrare” Sport in Novi, sarebbe tornata sui suoi passi, chiedendo al Comitato di continuare nella meritoria gestione (l’enfasi per “Sport in Novi” è solo nostra … ce ne assumiamo la responsabilità). Dunque, parrebbe eliminato il “casus belli” tra quel che resta della maggioranza e i fuoriusciti; e sembrerebbe, pertanto, che i consiglieri capitanati dal Mungitor cortese lunedì potrebbero approvare il bilancio, o quantomeno astenersi durante la votazione.
Per la Giunta comunale e per quel che resta della maggioranza si tratta, senza dubbio alcuno, di una vera Caporetto: hanno perso su ogni fronte. Una ritirata con tutti i crismi, che neppure Cadorna sarebbe riuscito ad immaginare.
Negli ultimi tempi, all’ incirca una decina di giorni fa, il neo Assessore allo Sport si era trovato –obtorto collo?- nella condizione di fare proposte sulla gestione degli impianti sportivi, nell’evidente intento di sanare l’annosa questione che rischiava di lasciare, a fine marzo, gli impianti allo sbando, ma soprattutto per il tentativo (non dichiarato, ma evidente), di recuperare i voti necessari alla approvazione del bilancio.
Le proposte, ammesso che l’Assessore ci credesse, erano state subito cassate e, in men che non si dica, lo stesso aveva capitolato, chiedendo (non è noto se con genuflessione, a nostro parere dovuta) all’ “odiato” Comitato Sport in Novi di rientrare in gioco. Il Comitato con senso di responsabilità, non registrata altrove, accettava. Non è dato sapere cosa pensi il Presidente della Commissione consiliare allo Sport, che tanto si era speso per togliere la gestione degli impianti a Sport in Novi.
Dunque, un vero voltafaccia della Giunta che, per dirla con gentilezza, aveva tentato di cacciare a pedate (non diciamo dove, per innata signorilità) il Comitato stesso. Trattasi di una giravolta a trecentosessanta gradi, che pensavamo solo il Capitano fosse in grado di fare, passando dal “No euro” al “Sì euro”, con l’ eleganza che lo distingue e, forse, dopo aver assaporato un paio di mojito.
“E chi non beve con me, peste lo colga!” come esclamava Amedeo Nazzari nel recente film… del 1942.
Il Mungitor cortese, prendendo atto della giravolta da triplo salto carpiato con avvitamento laterale, brindava con un bicchiere di latte appena munto, passando subitaneamente all’incasso con la seguente dichiarazione ai giornali: “Abbiamo chiesto che vi sia la proroga della gestione a SportInNovi sino a giugno 2023, oppure non voterò il bilancio e andremo tutti a casa”.
E a tale affermazione rispondeva, con la delicatezza di un elefante in un negozio di cristalli, il “deus ex machina” della Lega: “Le scelte dell’amministrazione saranno fatte e prescindono da quel che dice o minaccia di fare Bertoli. Tantomeno prescindono da presunti ricatti. Bertoli ama attribuirsi meriti che non ha”. Come a dire … “azzo vuoi?!!!”,ovvero, “qui comando io e questa è casa mia”, per citare la evergreen Gigliola Cinquetti.
Insomma, se l’Assessore allo Sport, di giorno, nelle vesti di Penelope cercava di tessere la tela, l’Assessore ombra della Lega, nottetempo, la disfaceva. Con buona pace del neo Assessore allo Sport, a cui pare fosse vietato dissentire: Costanzo Cuccuru docet!
La kermesse tra i due galli, anche con pollai separati, continuava e, probabilmente, continuerà (questa considerazione non richiede essere veggenti). Hanno litigato a distanza (come è giusto sia in tempo di Covid; scelta oltretutto pratica, in quanto si evita di far volare le sedie). Sembrava di assistere alle liti dei bambini all’asilo in merito a chi debba fare il capo: “Comando io! No, comando io!”. Trepidiamo in attesa di ascoltare la fatidica frase: “Io con te non gioco più!”
Però ora il Sindaco, con il consueto, innato decisionismo, ha messo fine alle querelle, dichiarando che da questo momento ogni dichiarazione sulla gestione degli impianti sportivi sarà facoltà esclusiva del Sindaco e dell’Assessore allo Sport. Detta così, parrebbe che Cabella abbia messo il bavaglio all’amato nipote, ma solo sul tema degli impianti sportivi. Il Mungitore, non essendo più da qualche mese in maggioranza, potrà forse parlare … Bisogna attendere lunedì: un piede pare già essere di nuovo dentro la maggioranza, vedremo se farà entrare anche l’altro.
A questo punto – forse – la questione dovrebbe essere sistemata; restiamo in attesa di vedere il provvedimento formale, poiché, ricordiamo, già in precedenza sembrava cosa fatta, ma sul filo di lana, all’ultimo momento, il Sindaco, con il suo consueto decisionismo, aveva ritirato il provvedimento, forse per alimentare la serenità familiare.
Una riflessione, però, a questo punto si impone. Il considerevole casino (ci si permetta la licenza “poetica”: quando ce vò, ce vò!) durato circa quattro mesi (per non parlare del passato), costituito da svolte e risvolte, siluramenti e azzoppamenti, continui rinvii e crisi di maggioranza, per una questione dettata solo dalla volontà politica di escludere dei volontari dalla loro opera, ripetiamo, meritoria, era proprio necessaria? Una città può continuare ad essere ostaggio delle beghe da cortile? Degli stop and go? Tutto ciò manifesta palesemente la inconoscenza della realtà cittadina.
E intanto, mentre i galli litigavano sugli impianti sportivi, la città perdeva cinque milioni di euro (e non per distrazione): come bere un bicchiere d’acqua fresca, senza bollicine e scorza di limone.
E infine: dopo tutte queste vicende (senza aggiungere aggettivi), a noi pare che la credibilità del governo cittadino sia minata nelle fondamenta, a cominciare da quella del Sindaco (ma anche del Mungitore, ci permetta) nei confronti delle altre istituzioni, degli operatori economici, sociali, sportivi e culturali. E, non ultima, appare ai nostri occhi, ulteriormente deteriorata la credibilità anche nei confronti dei cittadini novesi (che secondo il Mungitore era già male in arnese).
Considerati i precedenti, non osiamo pensare cosa accadrà – se mai accadrà – quando si dovranno affrontare, ad esempio, delicatissimi temi urbanistici.
“Meditate, gente, meditate”, direbbe Renzo Arbore.
Il Malalingua
L’altra sera Bastian, in piazza Dellepiane, esclamava: “Va là che chilù i gan in bel muru” …dove “muru” sta per faccia.
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