I Dem sul Cit avrebbero dovuto votare contro

Seguendo il consiglio comunale in streaming si riescono a cogliere aspetti che forse dal vivo sfuggirebbero. Certamente grazie alla comoda e rilassante comodità della poltrona ed alla quiete casalinga che permette di riflettere metabolizzando lo spettacolo; quello che se ne deduce non è molto edificante, la maggioranza appare sempre in difficoltà e la scarsa esperienza è una costante a prescindere dagli argomenti trattati.
Analizziamo anche la compagine dell’opposizione e quella autodefinitasi equidistante dai due schieramenti.

Lo schieramento “Solo Novi”, dopo averci illuso di poter dare una svolta ed alzare il concetto dialettico e di buona amministrazione, si è subito posizionata in una politica di comoda interposizione fintamente equidistante, pretendendo di fare da arbitro tra maggioranza ed opposizione ma mantenendo comunque una chiara connotazione di indottrinamento leghista.

Appare piuttosto chiara l’intenzione di chi vorrebbe porsi al di sopra delle parti, non facendo mancare paternalismo ed arroganza. Di cattivo gusto è stato l’attacco al presidente del consiglio. A quale titolo distribuisca veggenza e rimproveri come i sapientoni dei primi della classe non è dato sapere. Ne vedremo ancora delle belle e probabilmente ci stupiranno.

Nella compagine di opposizione i cinque riconducibili alla passata maggioranza amministrativa e l’esponente del cinque stelle , già all’opposizione, sono di tutt’altro spessore.

Si distinguono in blocco per esperienza e capacità operativa, sostengono le problematica con competenza ed abilità. Si distingue il capo gruppo che porta avanti la politica con sottile ed abile capacità, ma sopratutto l’ex sindaco: persona di grande esperienza e di buon senso. A fronte di questa esperienza e capacità, sono rimasto perplesso, addirittura stupito dal modo con cui hanno condotto la problematica salva CIT, permettendone l’approvazione in un modo e schivarne il pegno. Si sono astenuti ed hanno garantito il numero legale con il quale è stato possibile discutere l’argomento e farlo approvare.

O non hanno capito il problema o sono consenzienti al piano di salvataggio.

Non averlo capito mi sembra impossibile. Personaggi di così provata esperienza che hanno dei dubbi su una questione che si trascina da anni ? Già sotto la loro amministrazione si vociferava l’introduzione del privato quale soggetto in grado di apportare quelle energie necessarie alla riqualificazione ed efficienza dell’impresa trasporti.

Quindi il piano dell’assessore sostanzialmente va nella direzione auspicata , ed i democratici consenzienti ne hanno consentito l’approvazione. 

Però queste manovre vanno presentate per quelle che sono e sopratutto con convinta partecipazione. Privatizzare un servizio, di per se non è una negatività in assoluto! Sopratutto se non si è in grato di gestirlo con efficienza e capacità. Se si ritiene che il soggetto privato lo possa fare molto meglio, diamogli un contributo annuale, in virtù del servizio pubblico deficitario ma, dobbiamo pretendere regole certe e sicure ed un rappresentante pubblico nella gestione che controlli l’effettiva efficienza del servizio nel rispetto delle regole.
Questo passaggio apparirebbe determinante alla chiarezza dell’operazione. Invece il tutto avviene nell’opacità in modo che non si conoscono i termini della transazione e gli obbiettivi. 

Il partito democratico non si è ancora ripreso dallo shock di inseguire il privato dietro la spinta Berlusconiana: privato è bello. No il privato non è bello sarà pratico, ma di certo cura i propri interessi per concepire utile ed, in casi come questo , occorre mettere limite e regole che gli si devono far rispettare. Gli enti devono avere capacità di controllo e sanzioni, altrimenti diventano una sanguisuga di risorse pubbliche. La voracità dei privati nella gestione sanitaria ne è la prova ed il ponte Morandi le conseguenze drammatiche. 
Riflettete signori democratici, fate qualche seduta con la dott.ssa Zippo che finora non ha sbagliato una mossa sia nell’approvare che nel respingere. Un poco di umiltà non vi danneggerebbe anche in prospettiva futura. Non è scontato che la traballante gestione leghista non possa essere ripetura.

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Francesco Giannattasio

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