Nell’anno del Signore 2021, mese di aprile, allorquando si apprestava ad entrare nel “Club over 65”, la Assessora agli affari sociali di Novi ha dato l’annuncio della creazione di uno nuovo sportello dedicato agli ultrasessantacinquenni. Si tratta solo di un annuncio, in quanto i contenuti del servizio non sono ancora noti, ma risulta significativa e notevolmente emozionante la sensibilità della Assessora nel volersi dedicare al parterre anziano degli ultrasessantacinquenni di cui fa parte, ormai da tempo, la più alta carica cittadina.
Di contro, non si manifesta da parte della Assessora altrettanta sensibilità verso i cittadini immigrati a Novi, i quali sono, all’incirca, più del 10% della popolazione residente, vale a dire 3.000 esseri umani. Sì, sì, riveliamoglielo: si tratta di persone proprio uguali a noi, provvisti di bocca, naso, occhi, orecchie, braccia, gambe, nonchè cervello e cuore (cuore che, talora, difetta a qualcuno). Vanno e mandano i figli a scuola, pagano le tasse. Parimenti (si dice così in burocratese), la Assessora ha pensato bene di eliminare lo sportello a loro dedicato, con licenziamento delle mediatrici culturali. Questo servizio aiutava tali esseri umani ad inserirsi nel contesto cittadino, fornendo, spesso in lingua madre, tutte le informazioni e l’assistenza che non può dare un silente modulo cartaceo. Lo sportello, inoltre, dava conforto ed aiuto a coloro i quali hanno lasciato la propria terra, parenti ed affetti, alla ricerca di una vita dignitosa cercano un futuro in terra straniera; si impegnava per offrire agli esseri umani immigrati non certo una vita di agi, ma una esistenza almeno decorosa.
La polemica è scoppiata, fragorosa: in soccorso alla Assessora è intervenuto il nipote – non suo, ma quello del Sindaco- il quale ha affermato che tale sportello era stato fortemente voluto da Muliere e dalla sua vice, giustificando quindi la soppressione del servizio con l’ormai celebre editto di via dei Mille: “Ciò che hanno fatto gli altri è tutta cacca e bisogna eliminarlo”. Non solo: il giovinetto ha aggiunto che, funzionando lo sportello anche in favore di Comuni limitrofi (Oddio!), sia ingiusto che i novesi debbano pagare per altri. Forse, secondo il giovine, bisognerebbe costruire un muro intorno alla città: ci dicono che in Messico stanno smantellando quello voluto dal, presumiamo, suo idolo Trump. Pare che le rovine vengono via per pochi euro…
Si tratta di considerazioni “sottili” come la carta vetro di grana grossa, che dimostrano la considerevole strategia politica del rampollo il quale, indubbiamente, non conosce la città. Intanto perché, senza voler togliere meriti a Muliere e alla sua vice, tale sportello esiste da qualche lustro; ci si rende conto che, all’inizio del terzo millenio, il giovinetto fosse ancora in braghe corte; forse giocava già al “piccolo sovranista in erba”, cercando di comandare gli amichetti che non ne volevano sapere. Però, volendo lui essere un amministratore pubblico (scelta della quale faremmo volentieri a meno) sarebbe quantomeno necessario informarsi meglio (verrebbe da dire “studiare” … ma, forse, la pretesa è troppo alta) sulla storia, almeno quella recentissima, della città.
In merito alla “esorbitante” spesa dello sportello immigrati, che, scandalo, andava anche a favore di altri Comuni, ci si domanda perché mai francesi, tedeschi, belgi, ecc. – ovvero i cittadini europei – dovrebbero finanziare la “lenzuolata” di richieste novesi (spedite in ritardo) per il Recovery Fund: costoro potrebbero dire: “Cos chi vernu sti teròuni ?” (Cosa vogliono questi meridionali?).
Veniamo ai dati concreti. Lo sportello immigrati costava annualmente, euro più, euro meno, 26.000 baiocchi (per dirla con una battuta, va a finire che il Comune spende di più in carta igienica). La spesa corrente del Comune, all’incirca, è di venticinquemilioni di euro, quindi lo sportello pesava per lo 0,1% del totale: meno di un caffè all’anno (zucchero compreso) per ogni cittadino di Novi. Dunque una spesa da “capogiro” che, pur ignari delle sacre scritture contabili, non crediamo le destabilizzerebbero, mandando il bilancio in rosso.
Inoltre – tanto per saperlo – chi avrebbe accesso allo sportello over 65? I novesi Docg con pedigree? E’ questo un nodo da sciogliere, Assessora. Per esempio: un nato/a a Serravalle, potrebbe usufruirne, o meno? E un over 65 nato/a Marrakech, Dakar, Tunisi, Trapani, Putignano o Tassarolo, potrebbe accerdervi? Varrà il luogo di nascita, o quello di residenza ? L’accesso allo sportello, inoltre, sarà preceduto da un colloquio in dialetto ‘d Neuve ? Sono amletiche domande che turbano i nostri sonni.
Fra le varie dichiarazioni in merito, la Assessora ha anche sostenuto che le funzioni dello sportello immigrati saranno svolte da dipendenti comunali. Siamo in trepida attesa di conoscere quanti siano in grado di svolgere tali funzioni, secondo la seguente definizione ormai riconosciuta: “Per mediatore interculturale si intende l’insegnante che, con consapevolezza, si interroga e si attrezza per favorire non tanto la transizione da una cultura all’altra, quanto la sintesi – dove è possibile – tra culture, allo scopo di creare momenti pedagogici capaci di andare oltre le reciproche differenze”.
Ciò detto, si legge la dichiarazione dell’amato Sindaco secondo la quale la decisione di eliminare lo sportello immigrati non “è una cattiveria che facciamo ai cittadini stranieri”. Ovvero, parafrasando Jessica Rabbit: “Non siamo cattivi, è che ci disegnano così”. In politica (deve essere sfuggito a Cabella, quando, con ammirazione, ascoltava il Sindaco Pagella) non esiste la cattiveria, ma si operano delle scelte. Quella di istituire lo sportello immigrati è una scelta di civiltà; la sua soppressione, al contrario, è una pessima scelta, di carattere discriminatorio. Vorremmo scrivere razzista, ma lo ha già detto, pesantemente, la moderata redazione di Panorama di Novi: non vogliamo toglierle il primato. Anche sindacati, mondo della scuola, nonché semplici cittadini hanno preso posizione contro la scellerata “idea” della Assessora, coadiuvata dal “sovrano” nipote del Sindaco.
La notizia dell’ultima ora è che, forse, lo sportello immigrati non sarà soppresso, ma che occorrerà bandire una gara per la sua gestione (film già visto… si ricorda ai lettori la vicenda degli impianti sportivi). E’ stato detto che l’attuale incarico, scaduto il 31 dicembre, era già stato prorogato fino a fine aprile. Ci si chiede, umilmente: chi doveva promuovere la gara, nel frattempo? Forse la Assessora? E allora, perché la gara non è stata bandita? “Sovranamente”, chi si è dimenticato? Cabella ora licenzierà la sua Assessora, come ha fatto con Cuccuru?
Ci pensi, Sindaco; nel frattempo provi a far tradurre la firma di questo pezzo a un dipendente comunale di sua scelta.
مالالينجوا
P.S.: su questa vicenda il Mungitore, l’uomo che parla ai calcinacci nonchè di ampie vedute cosa dice? “U sta schisu” (ovvero: sta zitto), affermerebbe l’ormai noto Bastiano. Sarà presente anche lui questa mattina in piazza Dellepiane al Flash mob contro la chiusura dello sportello ?
E gli azzurri di Forza Italia in Consiglio comunale, che dicono ? Forse è giunta l’ora che battano un colpo… oppure la pensano come il nipote “sovrano”?
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