Cit, arriva la bocciatura del piano di risanamento dall’Autorità di Regolazione dei Trasporti

“Il Piano di risanamento Cit non pare coerente con il quadro applicativo delle disposizioni normative vigenti e non reca i necessari elementi atti a consentire l’esercizio delle competenze in capo all’Autorità”: la pronuncia dell’autorità di regolazione dei trasporti (Arc) è chiarissima. Il piano di sopravvivenza in perdita del Cit approvato dai consiglieri novesi (e anche – forse – da altri comuni) non rispetta la legge e quindi non può proseguire. 
L’Autorità di regolazione dei trasporti è nata nel 2011 per volontà del governo Monti (insieme all’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente e all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) per realizzare la liberalizzazione nel settore ferroviario, aereo e marittimo.

Dopo i pareri contrari dei tecnici comunali e del collegio sindacale, arriva la bocciatura più pensante per il dell’assessore Maurizio Delfino. Questo a pochi giorni dall’ennesima convocazione del consiglio comunale sul Cit, convocato per lunedì sera. 
L’autorità si è pronunciata sulla ormai famosa delibera 37 del 3 maggio (che anche lunedì sera verrà nuovamente messa al voto “con precisazioni) e sul piano di risanamento Cit. 
Molti i punti su cui l’autorità non esprime semplici perplessità, ma sentenze nette e tutte negative. “Quanto approvato con la citata d.c.c. n. 37 del 3 maggio 2021 non corrisponde di fatto ad alcuna opzione di “risanamento” della Società” ma “un mero intervento di soccorso finanziario a beneficio della Società in oggetto”.  Non è escluso che la corte dei conti possa chiedere ai consiglieri comunali che hanno approvato il piano di rifondere di tasca loro questo “mero soccorso”. 

“La soluzione adottata subordina il raggiungimento dell’obiettivo di risanamento all’avverarsi di condizioni indipendenti e avulse dalla volontà dell’Amministrazione e della Società interessata” e “gli elementi di incertezza sono stati in parte evidenziati anche da parte degli organi deputati al rilascio dei prescritti pareri di legge, rilasciati tutti in senso non favorevole all’approvazione della Revisione del Piano”. Il riferimento è ai tecnici comunali che avevano detto chiaramente che il piano è corretto, oltre che alla corte dei conti.

La pronuncia si conclude con l’invito a produrre “un Piano di risanamento adeguatamente formulato e comunque redatto in conformità a consolidate prassi aziendali e contabili”.
In sintesi l’autorità dice che il piano non sta in piedi, come già detto da tutti gli altri soggetti coinvolti. L’autorità di regolazione dei trasporti, lo dice il nome stesso, ha l’autorità (quindi il potere) di rispettare quanto dispone. In sostanza invalida tutti i provvedimenti deliberati, perché non corretti. 

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