Nel consiglio comunale di ieri sera gli esponenti del gruppo “democratici per Novi” hanno deciso di abbandonare la seduta, facendo mancare il numero legale sulla ennesima votazione della delibera per la vendita del Cit.
Ieri sera il consiglio si è aperto con i banchi della maggioranza pieni di sedie vuote. Non hanno partecipato al consiglio Marco Bertoli, Francesco Bonvini, Cristina Sabbadin e Francesca Chessa.
Sui banchi della maggioranza sono così rimasti solo 5 consiglieri, a cui vanno sommati il sindaco e il presidente del consiglio comunale, che ricoprono anche la carica di consigliere.
Giunti al voto sulla delibera che mette in vendita le quote del Cit appartenenti al comune di Novi, i Dem hanno manifestato il loro dissenso. “È la terza volta che questa delibera viene in consiglio, e continua ad avere il parere negativo dei tecnici. Una delibera sbagliata che da due mesi continua ad andare avanti e indietro. C’era tutto il tempo di preparare una delibera che potesse essere condivisa e che avrebbe permesso davvero di tutelare i lavoratori del Cit” ha detto il capogruppo Simone Tedeschi.
Infine, Tedeschi ha ricordato che la maggioranza deve avere almeno la metà più uno dei consiglieri, e ha abbandonato l’aula insieme al suo gruppo chiedendo che venisse fatta la verifica del numero legale.
A questo punto il presidente Poletto ha sospeso la seduta, e dopo aver verificato l’assenza del numero legale ha dichiarata deserta la seduta. Erano presenti solo i 5 consiglieri della Lega e Lucia Zippo del Movimento 5 stelle.
Prima della sospensione, il sindaco come d’abitudine ha avviato la serata riferendo i dati dell’andamento della pandemia. «Abbiamo 5 casi di contagio e il 110% dei novesi è vaccinato: 69% con la prima dosa, e 41% con la seconda».
Poi il consiglio comunale ha approvato all’unanimità il conferimento della cittadinanza onoraria al milite ignoto.
Si è quindi passati alla discussione del punto sul Cit. L’assessore Delfino ha preso la parola per rispondere alle accuse mosse dal Filt-Cgil in un volantino diffuso ieri, che lo accusava di non aver voluto incontrare il lavoratori del Cit. Delfino ha spiegato di non aver visto la mail di richiesta incontro, e ha promesso ai lavoratori un incotro a breve. Delfino ha poi spiegato che la legge non permette di inserire della clausole di salvaguardia del personale, ma che esiste la volontà politica di difendere i lavoratori. Il consiglio è quindi stato sospeso una prima volta, per dare la parola a Giancarlo Topino, segretario provinciale della Filt-Cgil.
La seduta è poi ripresa per pochi minuti, fino a quando i Dem non hanno abbandonato l’aula.
Subito dopo la seduta, i Dem hanno diffuso una nota: “Abbiamo deciso di far mancare il numero legale in consiglio comunale sulla delibera relativa al Cit, perché per l’ennesima volta nell’ultimo anno la maggioranza si è presentata divisa. Le soluzioni proposte dalla lega sono per noi sbagliate e ci sono gli spazi per costruire una soluzione più corretta anche dal punto di vista giuridico. Il sindaco Cabella prenda atto che non ha né i numeri ne le idee per governare la città e ne tragga finalmente le dovute, inevitabili conclusioni”.
I Dem hanno anche annunciato che oggi pomeriggio, presso la sede di Largo Valentina alle ore 17, verrà convocata una conferenza stampa.
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