Purtroppo, contro la stupidità delle persone non esiste nessun vaccino. Un conto è avere dei dubbi sull’efficacia della campagna vaccinale, ma usare l’immagine del cancello di Auschwitz con la tristemente famosa scritta “Arbeit macht frei” (il lavoro rende liberi) per promuovere posizioni anti-vaccinali, è davvero un comportamento idiota, irrispettoso della storia e delle vittime sia delle deportazioni, che del coronavirus.
Se poi a fare un simile accostamento è un vicesindaco, tocchiamo il fondo. È quello che ha fatto il vicesindaco di Bistagno, Riccardo Blengio, eletto in una lista civica di centro destra.
Blengio è da tempo contrario all’obbligo vaccinale e non si è fatto vaccinare.
Il post sulla sua pagina facebook ha provocato simpatie, ma anche reazioni indignate e molti inviti a dimettersi dalla carica di vicesindaco. La prima è arrivata da Federico Fornaro, capogruppo alla Camera di Leu: «Lascia allibiti leggere il post del vicesindaco di un Comune, Bistagno, in cui il sindaco si è impegnato per settimane, insieme a tanti volontari e operatori sanitari, per realizzare un centro vaccinale a disposizione anche di altri Comuni. Quel fotomontaggio è indegno, un’offesa alla memoria dell’Olocausto che per di più alimenta un clima negativo nei confronti dei vaccini che nulla ha a che fare con la dialettica scientifica».
«Postare immagini come queste – prosegue Fornaro – è incompatibile con il ruolo di amministratore pubblico. Spero che il diretto interessato ne tragga le conseguenze dimettendosi e in caso contrario il sindaco gli tolga le deleghe da vicesindaco». «Come può infatti un sindaco lodevolmente impegnato nella campagna vaccinale – conclude Fornaro – stare nella stessa giunta con un vice che pubblica simili oscenità storiche di stampo dichiaratamente No Vax?».
Condanna anche da Domenico Ravetti, consigliere regionale del Partito Democratico: «Sono profondamente indignato di fronte al post pubblicato dal vice sindaco del Comune di Bistagno che per esprimere un pensiero No Vax ha utilizzato l’immagine dell’ingresso di un campo di concentramento con la scritta “Il Vaccino rende liberi”, una fotografia che rappresenta un’offesa a tutte le vittime dell’Olocausto. Inoltre, con questo post il vice sindaco di Bistagno sottopone ad un’inaccettabile paragone tutti coloro che si sono impegnati nella campagna vaccinale e i cittadini che hanno scelto, sottoponendosi all’inoculazione anti Covid-19, di difendere la propria salute e quella degli altri. Valuti l’interessato le proprie dimissioni!»
Viste le polemiche, Blengio ha provveduto ha modificare le impostazioni di privacy del suo post, in modo che non fosse più visibile, e ha contrattaccato sul suo profilo:
“Purtroppo da questo post è partita una campagna diffamatoria nei miei confronti che ha coinvolto, oltre ai soliti relitti della politica locale, anche importanti esponenti di partiti che pur avendo ottenuto alle ultime elezioni percentuali da prefisso telefonico occupano posti di spicco nei governi dell’Era Covid, arrivando a chiedere le mie dimissioni o -in alternativa- al sindaco di revocarmi deleghe e ruolo da vice sindaco”.
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