Il Tribunale di Reggio Calabria ha disposto la confisca dei beni riconducibili a Orlando Sofio e Marianna Grutteria: l’intero capitale sociale e patrimonio aziendale di un’impresa operante nel settore delle pulizie industriali e civili, di un fabbricato e di un terreno siti in provincia di Alessandria, nonché di conti correnti, beni mobili registrati e posizioni finanziarie riconducibili agli interessati per un valore complessivo di 2 milioni di euro. orlando
I due novesi (Orlando è di Novi, Grutteria di Serravalle) erano stati arrestati nel 2016 nell’ambito dell’operazione Alchemia che aveva svelato le trame della cosca Raso-Gullace-Albanese sul nord-est.
Orlando era stato ritenuto l’uomo di fiducia del boss Carmine Gullace nel nord italia. Entrambi di origine calabrese, Sofio e Grutteria sono stati condannati nel luglio 2020 per associazione a delinquere semplice, senza l’aggravante mafiosa, nel processo “Alchemia”. A Sofio sono stati inflitti 5 anni e 3 mesi di carcere, mentre alla sua compagna 3 anni di reclusione.
I pm hanno fatto appello perché secondo la Divisione investigativa Antimafia i due imputati dovrebbero essere condannati anche con l’aggravante dell’associazione mafiosa perché ritenuti organici alle cosche Raso-Gullace-Albanese e Gagliostro-Parrello. Orlando Sofio avrebbe gestito le imprese riconducibili alla ‘ndrangheta ed era considerato dalla Dia l’accompagnatore e “telefonista” del boss Carmelo “Nino” Gullace, mentre la Grutteria sarebbe stata, secondo gli inquirenti, a completa disposizione delle cosche di Palmi.
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