I novesi che in questi giorni stanno ricevendo le bollette della tari (la tassa sui rifiuti) hanno trovato un aumento che sta destando sorpresa. Ma non dovrebbe essere così, il Moscone ve lo aveva annunciato al momento della approvazione da parte della compagine a guida leghista che governa la città.
Infatti il consiglio comunale di Novi ha approvato, nella seduta del 30 giugno scorso, l’aumento del 9,6% delle aliquote della tassa che copre i costi dello smaltimento rifiuti.
Un aumento che l’assessore al bilancio Maurizio Delfino aveva salutato come una diminuzione, in quanto a febbraio erano stato approvato, in prima battuta, un aumento del 16%, poi abbassato al 9,6%. È questo l’aumento che i cittadini si trovano oggi a pagare, approvato con i voti contrari di Pd e 5 Stelle e grazie al voto favorevole di Lega e Forza Italia (e grazie anche all’astensione del gruppo “solo Novi” di Marco Bertoli, che avrebbe potuto votare contro bloccando il provvedimento).
Va precisato che l’aumento non è dovuto all’avvio del nuovo metodo di raccolta porta a porta, ma al contrario al ritardo con cui lo stesso è stato avviato, e soprattutto al fatto che il comune di Novi non abbia ancora avviato la cosiddetta tariffa puntuale, che permette ad ogni cittadino di pagare rispetto a quanto differenzia, come invece è stato fatto nella vicina Tortona, altra città a guida leghista ma più “illuminata” (ha poco senso avviare il porta a porta spinto, senza la tariffa puntuale).
I cittadini, ovviamente, si lamentano su facebook dell’aumento trovato in bolletta. E altrettanto ovviamente, c’è chi cerca di dare la colpa a chi c’era prima, come hanno fatto autorevoli esponenti della giunta (e di società partecipate Acos) in questi giorni.
Ma la realtà è semplice: l’aumento è stato approvato alla fine di giugno su proposta della giunta e con i voti di Lega e Forza Italia.
A oltre due anni dalla vittoria elettorale che gli ha consegnato la guida della città, il centro destra sembra ancora capace solo a dare la colpa “a chi c’era prima”, in particolare all’ex sindaco Muliere. Ma i fatti parlano chiaro: in campagna elettorale il centro destra, sia a Novi che a Tortona, aveva promesso di non far partire il nuovo sistema di raccolta porta a porta. Invece, lo ha solo fatto partire con notevole ritardo, tanto che a Novi non è ancora attivo in tutta la città ed ancora non è stata avviata la nuova tariffa. Gli aumenti che stanno pagando i novesi, hanno ben poco a che fare con l’avvio del nuovo servizio. Aumenti che, lo ripetiamo ancora una volta, sono stati decisi poco più di due mesi fa.
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