Il giorno cinque corrente mese si è svolta al Maglietto, una presentazione enogastronomia di vini locali, prodotti dall’azienda Valditerra vini.
Interessato alla tecnica di vinificazione, mi sono presentato con una bottiglia, per sottoporla all’esame degli enologi ed al gusto dei sommelier per conoscerne le caratteristiche.
Ma prima di parlare della presentazione dei vini e delle degustazioni, esami e giudizi vari, voglio descrivere il teatro dell’evento: il Maglietto, una perla della nostra zona, un’oasi naturalistica ai margini di un’ansa dello Scrivia.
Per la descrizione, non ci sono frasi più appropriate del pieghevole che l’associazione il “Maglietto”, ha posto in essere , il quale con poche righe ne descrive le caratteristiche, la posizione con riferimenti rurali.
Sede del museo dell’apicoltura, ricco di specifiche attrezzature, documenti storici e video che illustrano la vita alveare.
Il materiale in donazione lo ha reso unico nella regione Piemonte e ne illustra il passato ed il presente. Da notare che nella nella zona si continua a produrre una notevole quantità di miele pregiato, in ossequio alla continuazione delle tradizione contadine.
“ Il Maglietto si trova nel verde delle sponde dello Scrivia in località Merella di Novi Ligure in una zona d’importanza comunitaria per interesse naturalistico per la protezione dell’avifauna e la presenza di numerose specie vegetali ed aggiungo di volatili. Fino agli anni ’50 sede di un vecchio maglio azionato dalla forza dell’acqua.”
Naturalmente gli edifici sono stati restaurati, mantenendo le caratteristiche originali, e vi si ospitano convegni, conferenze e si possono ammirare alcuni macchinari d’epoca, oltre naturalmente alla divulgazione del miele.
La passione e la dedizione di tante persone, in particolare l’attuale presidente Bisio Angela e del tutto fare Corti Mauro, Maria Rosa Serra e dei tanti volontari dell’associazione, ne consentono la valorizzazione, la conservazione e l’efficienza operativa.
È proprio una oasi di pace nel quale ci si può isolare, nel silenzio e nel profumo della natura, al lieve mormorio dello scriva , rilassarsi, accordare la mente con lo spirito e riflettere. Fermarsi un momento, riflettere su cosa è la natura e le meraviglie che ci mette a disposizione, capire il perfetto equilibrio organizzativo quanto laboriosa e prezioso delle api per tutto l’ecosistema.
Veniamo ai vini. L’azienda Valditerra, con sede di produzione a Novi, sulla strada per Monterotondo denominata La Rombetta. Gestita dai fratelli Valditerra, Francesco e Manuele, hanno saputo cogliere la bellezza del luogo per far conoscere i suoi prodotti.
Vi hanno predisposto la degustazione con una esposizione di materiale illustrativo che raffigurano le provincie piemontesi, nella quali la produzione vinicola è molto estesa e di qualità. Basti pensare al cortese del Gavi Docg locale e della provincia.
Qualità che ha conquistato riconoscimenti importanti in tutto il mondo e la nostra zona collinare a dolce pendio non è da meno come afferma l’anfitrione Vitri Roberto, che illustra le iniziative in atto per la rivalorizzazione di vecchi vitigni dai cloni particolari, per creare nuove specie.
La specializzazione sempre più ricercata dei vitigni e la raffinata vinificazione, producono nuove eccellenze, sia nel così detto fermo che in quello delle bollicine. Parliamo naturalmente di vini a bacca bianca con sfumatura di profumi e sapori, che i sommelier sanno identificarne le variabili che ne determinano la preziosa qualità e , Roberta Bettinzoli, particolarmente dotata, ne ha dato ampia dimostrazione. Lasciano nel palato, una sensazione squisitamente gradevole il Cortese La Rombetta, il cosiddetto fermo dal colore paglierino, maturato per sei mesi in botti di legno e tenuto un anno in bottiglia e quindi commercializzato
Lo spumante Valditerra, ottenuto dall’unione del 60% di cortese ed il 40% di chardonnay che con un processo particolarmente accurato, è ricco di micro bollicine che si rincorrono nel calice come una nuvola spumeggiante e dal gusto così delicato che mentre si sorseggia richiama a un mix di sfumature e di sapori che vanno dal nocciolo, alla pesca, all’ananas.
Senza dubbio due sensazionali prodotti delle colline novesi, che arricchiscono la produzione pregiata e con l’esportazione sempre in ascesa, contribuendo alla valorizzazione della nostra comunità.
Ti è piaciuto questo articolo? Offrici un caffè con Ko-Fi
Segui il moscone su Telegram per ricevere una notifica ogni volta che viene pubblicato un nuovo articolo https://t.me/ilmoscone