Tra le eredità lasciate dalla “vituperata” Giunta di centro-sinistra c’era il sovrappasso della zona San Bovo (dapprima pensato come sottopasso): una nuova infrastruttura che dovrebbe superare la linea ferroviaria, eliminando i due (miseri) sottopassi esistenti nella zona, i quali, attualmente, consentono il transito di una sola automobile in un senso di marcia, mentre chi proviene in senso contrario deve fermarsi ed attendere il proprio turno. In altre parole, la nuova infrastruttura è funzionale alla realizzazione della più nota tangenzialina, che permetterebbe di deviare il traffico – pesante e non – proveniente da Genova e diretto verso Ovada (o, si precisa per i distratti, diretto all’area industriale cittadina) e viceversa, che oggi, invece, transita in centro città.
Un’opera importante, derivante dalle compensazioni del Terzo Valico, che porterebbe solo benefici alla città; lo si rammenta, non già a favore dei lettori, ma degli attuali Amministratori comunali.
La cosiddetta tangenzialina, deviando il traffico di transito (o di scorrimento) fuori città (traffico che non porta alcun beneficio, anzi, usura precocemente il manto stradale), avrebbe l’effetto di migliorare decisamente la sicurezza stradale all’interno di Novi (soprattutto sull’asse via Raggio – corso Marenco – corso Piave – via Ovada). Per essere chiari: meno traffico, meno TIR, meno auto in centro, meno pericoli per pedoni, ciclisti, motociclisti e chicchessia (se lo si desidera, anche per cani, tanto cari a Don Diego).
Ma c’è di più! Meno traffico interno alla città significa meno inquinamento provocato dal transito dei mezzi, dunque un considerevole risultato per la salute dei novesi.
È in arrivo l’inverno: Covid permettendo, il traffico dovrebbe tornare alla normalità, facendo conseguentemente aumentare il valore delle polveri sottili, proprio quelle causate anche dalla circolazione veicolare e che contaminano l’aria. Con l’infrastruttura citata, spostando la viabilità pesante all’esterno della città, l’inquinamento dovrebbe sensibilmente diminuire. Capisci a mè.
Inoltre, il sovrappasso permetterebbe di collegare lo scalo ferroviario di San Bovo con la cosiddetta tangenzialina; tale scalo oggi è accessibile (si fa per dire) con mezzi su gomma solo da via San Marziano, con tutti i conseguenti disagi per la città.
Si ricorda agli smemorati che il possibile rilancio dello Scalo ferroviario di San Bovo, -che porterebbe sviluppo e posti di lavoro – è condizionato nella sua accessibilità dal punto di vista ferroviario e stradale, a cui è funzionale, appunto, la realizzazione della tangenzialina.
Che fine ha fatto il progetto?
Voci di corridoio sussurrano che la previsione di spesa sia lievitata, e che la somma garantita a suo tempo da Rfi (Rete Ferroviaria Italiana) non sia più sufficiente; servirebbe qualche milionata in più. Forse (si ammette l’ignoranza), la parte eccedente dovrebbe essere a carico del Comune; se così fosse, l’Illuminata Amministrazione novese potrebbe farsi restituire gli ormai famosi cinque milioni “donati” ad Alessandria con la medesima motivazione, coniata a suo tempo dall’altrettanto Illuminato ex Assessore Dolcino, ossia che, prima o poi, anche gli alessandrini passeranno sulla tangenzialina. Per genovesi e ovadesi, i quali sarebbero, più degli alessandrini, fruitori della infrastruttura, gli Illuminati potrebbero reintrodurre una gabella: “Ehi, quanti siete? Cosa portate? Un fiorino!”. Cfr. il film “Non ci resta che piangere”. Appunto.
Ma chi dovrebbe occuparsi della questione? Questo è il busillis!
L’Assessore ai Lavori pubblici è troppo impegnato sul tema delle cacche dei cani, per di più ora è anche occupato, in qualità di segugio, a cacciare chi getta malamente i rifiuti (non si sa ancora se l’operazione verrà svolta in compagnia di qualche Consigliere comunale nominato alla bisogna), per occuparsi di queste “quisquilie e pinzillacchere”. Si occuperà, dunque, della tangenzialina, l’Assessore all’Ambiente, visto che Diego le ha portato via il ruolo in merito alle deiezioni canine? Oppure se ne occuperà l’Assessore agli Affari sociali, divenuta esperta di Terzo Valico per aver accompagnato il Sindaco nell’ormai famoso incontro con Rfi a Roma? Per la riscossione delle gabelle, invece, non si possono avere dubbi: l’Assessore è ben noto ai cittadini dopo l’invio dei bollettini con l’imposta Tari aumentata.
Già pare di sentire un arguto virgulto, Consigliere comunale, dichiarare (come fu per lo scolmatore): “Se era così importante, perché non l’hanno fatto quelli di prima? La risposta, caro giovane, è sempre la stessa: “Ora tocca a voi!”
“Daighè ‘nà bota”, come diceva il Giule, che “all’uscita di scuola gridava gelati”, aggiungendo un sostantivo che non ci si permette di riportare, in quanto irriverente. In altre parole, sgaggiatevi!
Il Malalingua
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A Novi i parcheggiatori abusivi sono spariti. È quanto si apprende leggendo l’articolo di un giornalista solitamente ben informato (talmente tanto “sul pezzo” da aver anticipato, in una occasione, l’esito del voto dei Consiglieri comunali in merito ad un documento). Taluni, però, sostengono che i parcheggiatori abusivi si siano concentrati nella nuova piazza U.S. Novese, istituita grazie all’idea “luminosa” del nipote del Sindaco.
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