Credo di avere qualche competenza per esprimere una considerazione da proporre, se a qualcuno interessa. Sto parlando del sindacato confederale e, se esistono ancora, delle ragioni che giustificano l’esistenza delle tre attuali centrali confederali più rappresentative nel nostro Paese: Cgil, Cisl e Uil.
Io credo di no. Anzi è venuto il tempo di riprendere il cammino unitario per dare un senso non solo all’azione ma anche di prospettiva: il sindacato è anche visione, passione, speranza per un mondo migliore.
Sono nato nell’esperienza unitaria, era il 1974, ho qualche idea sulla fine di quell’esperienza che non rinnego ne ripropongo per la fase attuale, dico solo che oggi per essere incisivi, contare e partecipare da protagonisti nelle scelte del Paese ci vuole un nuovo scenario, è utile unire le forze nella diversità di opinioni!
Del resto in Europa partecipiamo assieme alla scelte e al governo della Ces, il sindacato europeo; così è nel mondo con la nostra presenza nella Cisl internazionale
Sul piano contrattuale non vedo analisi diverse, né conclusioni separate .
La forza degli apparati, l’autorità della dirigenza: da sempre gli apparati sono resistenza alle novità e conservatrici. Apetta alla dirigenza avere quel coraggio politico di fare e assumersi la responsabilità delle scelte: quelle che contano, che fanno la differenza.
La frammentazione del lavoro e nuovi modi per rappresentare efficacemente i lavoratori in questo senso la bilateralità può essere la giusta risposta, ma va vissuta alla pari con il padronato; non mero scambio di risorse, ma autorevolezza nel governo e rappresentanza del settore di pertinenza: penso alle esperienze degli edili ma, anche a quelle più recenti del commercio o ancora in agricoltura; contratto nazionale e contratto provinciale. La forza unitaria permetterebbe una presenza diffusa e puntuale sul territorio
Sicuramente non saremo noi a cambiar lo scenario,ma possiamo dare il nostro contributo: negli anni ‘70 furono i locali a dare la direzione: il Sumo (sindacato unitario metalmeccanico ovadese) venne costituito ad Ovada alla fine degli anni ‘60, poi arrivò la Flm (federazione dei lavoratori metalmeccanici).
Qualcuno deve rischiare se vuoi cambiare
Forse chi è salito in montagna per darci la libertà che abbiamo sancita da una Costituzione che tutti ci invidiano, ha avuto vita facile? Molti sono morti per darci questa Democrazia, e mica tutti la pensavano allo stesso modo, ma erano uniti nella lotta di Liberazione del Paese dalle barbarie nazista e fascista.
I fatti di questi giorni dovrebbero farci riflettere: gli assalti alle sedi sindacali, le lettere minatorie che anche da noi sono giunte ai dirigenti sindacali sono un attacco alla democrazia rappresentativa: mai abbassare la guardia!
Democrazia e libertà vanno difese e praticate tutti i giorni.
Silio Simeone
Ti è piaciuto questo articolo? Offrici un caffè con Ko-Fi
Segui il moscone su Telegram per ricevere una notifica ogni volta che viene pubblicato un nuovo articolo https://t.me/ilmoscone