L’allarme è stato lanciato sabato pomeriggio ad Alessandria da Maria Josè Fava, la referente regionale di Libera, la rete di associazioni antimafia fondata da Don Ciotti.
«Dobbiamo vigilare sui fondi del Pnrr e sugli appalti che ne seguiranno – ha detto Fava – arriveranno fondi cospicui e sappiamo bene che gli interessi della criminalità organizzata si muoveranno per intercettare questo flusso finanziario, in tutto il territorio nazionale»
Maria Josè Fava è intervenuta presso la casa di quartiere di Alessandria, dove sabato 20 novembre si è tenuta l’assemblea provinciale di Libera. Fava, insieme alla referente provinciale Paola Sultana, ha tracciato le linee di azione dell’associazione.
«Dobbiamo riallacciare rapporti veri con le reti territoriali – ha detto Sultana – il Covid ha rallentato le attività ma ora dobbiamo ripartire». Contrasto al gioco d’azzardo, riutilizzo dei beni confiscati alla mafia, formazione e partecipazione le principali linee di intervento delineate nel corso dell’assemblea, a cui hanno partecipato anche rappresentanti di associazioni del territorio come l’Anpi e il sindacato pensionati.
Nel corso dell’assemblea è stata rinnovata la segreteria provinciale dell’associazione, e confermato il coordinamento provinciale a Paola Sultana che sarà affiancata dal giovane Fabio Lenti, studente di 18 anni.
(nella foto di apertura, Fabio Lenti, Maria Josè Fava e Paola Sultana. Sotto, un momento dell’assemblea)
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