Si è tenuta ieri sera presso il museo dei campionissimi l’assemblea dei sindaci dei comuni associati al Consorzio servizi alla persona, da mesi nella bufera per lo scontro tra il sindaco di Novi Gian Paolo Cabella e la presidente dell’ente Adriana Ferretti.
Cabella, padrone di casa ma collegato in videoconferenza, ha presentato una mozione di sfiducia alla presidente. L’assemblea dei sindaci, dopo un lungo dibattito, ha approvato la mozione ma con alcuni distinguo.
Nell’intendimento dei molti sindaci presenti (assente Alberto Basso di Arquata) la mozione non è da intendersi come un atto di sfiducia nei confronti dell’operato di Adriana Ferretti, ma invece come una mozione di sfiducia complessiva nei confronti dell’intero consiglio di amministrazione, che andrà rinnovato in toto. Il consiglio di amministrazione è stato quindi sfiduciato, e l’assemblea dei sindaci si è riservata di decidere la composizione del nuovo consiglio, di cui a quanto pare non farà parte nessuno dei consiglieri uscenti. Il sindaco di Novi ha anche comunicato che intende rinunziare alla indicazione del nome del presidente, che da quando esiste il consorzio è sempre stato nominato da Novi in quanto comune più grande tra tutti quelli che ne fanno parte.
È evidente che alcuni sindaci, ponendo la sfiducia all’intero consiglio, hanno voluto implicitamente prendere le distanze dalle accuse mosse dall’amministrazione novese alla presidente Ferretti. Presidente che, lo ricordiamo, è stata nominata dall’attuale sindaco.
Ora la situazione per il Csp è ancora più complicata: si è dimesso in direttore Travasino, si è dimesso il segretario Cabella, è stato dimissionato il Presidente e il consiglio di amministrazione: l’ente è rimasto senza alcuna guida. Speriamo che l’assemblea dei Sindaci proceda alle nomine con celerità.
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