Nu se peu sciuscià e sciurbì

La Grande Mente di quel che resta della maggioranza ha estratto dal suo cilindro magico l’idea di costruire a Novi un inceneritore, sostenendo che l’opera, nel tempo, potrebbe portare vantaggi ai cittadini, i quali vedrebbero ridursi la tassa rifiuti; ha aggiunto altresì che il progetto era già presente nel programma elettorale del Sindaco. 

Non si nutrono dubbi che il progetto fosse stato ipotizzato in tale programma: dichiariamo di non averlo letto. 
Comprendiamo solo ora, però, la ragione per la quale illo tempore (ovvero quando si è insediato il governo cittadino a guida leghista) sia stata rinviata la raccolta differenziata “porta a porta spinta”. All’epoca – e, diciamolo, per colpa di quelli che “c’erano prima” – il nuovo sistema era pronto a partire, ma invece è stato rinviato dal silente Sindaco. In seguito, e dopo lunga meditazione, il sistema è lentamente partito, completato solo nel mese di gennaio di quest’anno, ovvero con circa due anni e mezzo di ritardo. Forse, allora, la Grande Mente era convinta di poter realizzare con facilità l’inceneritore, per poi accorgersi (con il tempo, tanto tempo) che non si trattava di una operazione semplice come acquistare supposte in farmacia, e che, eventualmente, sarebbero occorsi un bel pacco di quattrini e un discreto numero di anni. Pertanto (forse con un pizzico di imbarazzo) ha capitolato, e ha fatto avviare, con gradualità (molta gradualità), la raccolta differenziata spinta, senza confrontarsi con i cittadini, spiegandone il funzionamento e i vantaggi. 

Ed ora viene proposto l’inceneritore: ma come?!! Ma non è appena partita la raccolta differenziata? Sembrerebbero proprio due scelte alternative! Come dicono a Genova, “nu se peu sciuscià e sciurbì” o, se si preferisce, “no se peu beive e scigoà” *.
La raccolta differenziata, spiega chi se ne intende, è l’esatto contrario dell’inceneritore: permette di recuperare le cosiddette materie seconde e farle rinascere a nuova vita. In poche parole, “combatte” lo spreco cui questa società dei consumi ci ha abituati e, inoltre, dà un contributo alla salvaguardia dell’ambiente.
Ma c’è di più. Se la raccolta differenziata viene eseguita correttamente, permette, come detto, il riciclaggio dei rifiuti; ne consegue un vantaggio economico, che va a ridurre le spese di smaltimento (pagate dai cittadini con la tassa Tari) e, quindi, potrebbe procurare una riduzione di tali costi a vantaggio del sistema e dei cittadini stessi, limitando al 4 – 5% il rifiuto indifferenziato da smaltire.

E c’è ancora di più. Come è già accaduto in altri Comuni, la raccolta con il nuovo sistema finalmente in atto dovrebbe portare vantaggio ai cittadini in termini di riduzione della tassa rifiuti, poiché, monitorando i conferimenti dei singoli utenti, chi più differenzia i rifiuti, meno paga la famosa tassa TARI (che, invece, gli Amministratori novesi hanno aumentato per l’anno scorso, e, forse, anche per quello precedente. E per quest’anno?).
Ma come mai il Comune di Novi non ha ancora approvato il regolamento (già in vigore in altri Comuni) che permette di applicare la riduzione della tassa rifiuti ai cittadini virtuosi? Se si fosse fatto partire subito il nuovo sistema, ora si potrebbe applicare la nuova tariffa! Lo ripetiamo per gli Amministratori, il concetto chiave della raccolta differenziata è: chi più differenzia, meno paga.
Non si vuole neppure ipotizzare che dietro al rinvio del nuovo sistema e alla mancata approvazione di tale regolamento (chissà se il giovane Assessore al Bilancio ne è a conoscenza) ci sia un diabolico pensiero, del tipo: “Facciamo aumentare la TARI, così poi proponiamo l’inceneritore che, tra un bel numero di anni, potrebbe ridurre la tassa rifiuti per i cittadini” (“illuminato” pensiero leghista).
Consideriamo inoltre che, per far partire il nuovo servizio, si saranno fatti – come è ovvio – degli investimenti, ed è aumentata l’occupazione nell’azienda preposta alla raccolta; ora, però, si ipotizzano ulteriori investimenti per l’inceneritore, che annullano i precedenti. Complimenti! È in questa maniera che gli Amministratori comunali (speriamo ancora per poco) utilizzano i quattrini dei cittadini.

Infine: a quanto emerge, il costo dello studio di fattibilità dell’inceneritore ammonterebbe a 100.000 euro, mentre la realizzazione dell’impianto costerebbe, euro più o euro meno, 400 milioni, che, naturalmente, sarebbero da caricare sul groppone dei cittadini, per ottenere un vantaggio (forse) a futura memoria. Un investimento così importante sarebbe sensato se, come è ormai accertato, i rifiuti indifferenziati saranno ridotti al 4 – 5% grazie alla raccolta differenziata (se pur partita con colpevole ritardo di Cabella & Co.)? A meno che … non ci sia l’ipotesi di smaltire anche i rifiuti provenienti da altri territori, come ad esempio quelli della Liguria, con il conseguente impatto ambientale che ne deriverebbe, basti pensare, ad esempio, ai mezzi su gomma che giungerebbero a Novi.
Rimane poi il problema della Regione Piemonte, la quale, fino ad oggi, ha previsto nel suo piano un solo inceneritore, già esistente nel torinese; in ogni caso la eventuale scelta di costruire un secondo impianto, nonché la sua collocazione, spetta solo all’Ente regionale. 
Pare proprio che la fulgida idea dei leghisti novesi sia una fuga in avanti (con spreco di quattrini annesso), forse sempre motivata dal retro pensiero di una possibile, eventuale, candidatura al Parlamento del loro capo.

Ma va?

Durante una riunione sulla questione SportinNovi nella quale il Mungitore ha minacciato, per l’ennesima volta, di far saltare baracca e burattini, la capogruppo della Lega ha dichiarato che lo stesso, usa la questione per ricattare la maggioranza. Ma va? Non ce ne eravamo accorti. 

Ne imbroccassero una

Un assaggio/messaggio di quello che potrebbe succedere sul Bilancio comunale, il Mungitore lo ha dato lunedì scorso quando, insieme all’opposizione Dem, ha affossato il gemellaggio con la città russa Borovoci. Il momento scelto dal Sindaco era “particolarmente adatto” visti i venti di guerra. A nulla è valsa l’astensione della soccorritrice consigliera grillina. Una prova generale per il voto sul prossimo (quando sarà?) Bilancio comunale? 

Il Malalingua

*Traduzione per l’Assessora mandrogna all’Ambiente: “Non si può succhiare e soffiare contemporaneamente”, neppure “Bere e allo stesso tempo fischiare”.

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