9 maggio 2022: giorno del fatidico esame sul rendiconto 2021. Il giovin Assessore al Bilancio, nonché alle Tasse & Affini, si è presentato in Consiglio; gli esaminatori non erano arcigni docenti universitari cui è abituato, bensì i Consiglieri comunali, che dovevano valutare il suo operato ed il Bilancio consuntivo, ovvero il documento con il quale viene preso atto di ciò che è stato fatto – o non è stato fatto – nell’anno precedente.
Non ha fornito una bella prova, diciamolo. Alle domande incalzanti dei “dispettosi” oppositori, spesso non ha saputo rispondere, talvolta trincerandosi dietro la scusante di ricoprire la carica di Assessore da pochi mesi (e con dei laconici “non so”).
Per esempio, ha candidamente ammesso di non sapere che dall’Ufficio Tributi (settore di cui dovrebbe occuparsi) recentemente era partita una lettera rivolta ai cittadini espropriati dal CoCiv nel Basso Pieve, nella quale il Comune (ossia lui stesso, essendo anche Assessore alle Tasse & affini) chiedeva loro il pagamento dell’Imu sui terreni espropriati. Altrettanto candidamente ha ammesso di essere stato informato dell’esistenza di tale lettera non già dai “suoi” (temporanei) uffici, bensì dai cittadini interessati (eppure già era presente… in Assessorato).
In altri momenti del colloquio d’esame, invece, ha scaricato le responsabilità su chi lo ha preceduto sullo scranno (“non c’ero io”), per dichiarare, infine, che avrebbe risposto ai (malefici ed insulsi) quesiti posti dalle opposizioni solo dopo aver parlato con gli uffici competenti. Nel contempo, si suggerisce, dovrebbe forse chiedere spiegazioni in merito alla lettera ricevuta dai cittadini del Basso Pieve (cfr. Dante, “per seguir virtute e canoscenza”)
Fin troppo clemente e responsabile è apparsa l’opposizione, che avrebbe potuto replicare: “Bene, allora dopo che Ella avrà conferito con gli uffici, torni in Consiglio, e dia le spiegazioni dovute”, come talvolta accade nelle aule universitarie agli studenti non sufficientemente preparati.
Se è vero che il giovin Assessore occupa la poltrona (tanto ambita e bramata) da soli sei, sette mesi, è anche vero che siede in Consiglio comunale da tre anni (senza contare il suo incarico in Regione, in quota Lega), per cui risulta alquanto singolare non abbia ancora compreso che il Bilancio consuntivo è un atto politico (se c’ero, forse dormivo?) Chi ne fa le veci, gli spieghi con insistenza che anche il Bilancio previsionale (p.v.) è un atto politico.
Se così non fosse, basterebbe incaricare dell’incombenza un buon ragioniere (forse due?) – ovvero far elaborare all’esterno il bilancio, come pare sia accaduto -, relegando al ruolo di belle statuine Sindaco e Assessori (e lasciando al giovin l’annuncio di manifestazioni da smentire successivamente, al Sindaco la notizia dell’arrivo della ruota panoramica, che tanto ha deluso i turisti per l’anticipata partenza, ecc. ecc. …).
Durante l’esame di cui si narra, in aiuto al giovine Assessore non è accorso il Sommo – ovvero il Sindaco – sempre silenziosamente attento (forse pensieroso), il quale, in merito al Bilancio consuntivo, si è trincerato nel suo tradizionale mutismo; invece, si sono alzate un paio di voci dell’esigua maggioranza, sostenendo che il giovin è diligente e tanto operoso (che abbia un secondo lavoro?).
A colorire il tutto, il Presidente del Consiglio, improvvisatosi regista televisivo, ha richiamato i Consiglieri (talora si ha l’impressione li consideri sudditi) esortandoli a porsi a favore di telecamera, onde immortalare la “storica” seduta, esclamando persino: “Poi non lamentatevi se non venite inquadrati, e non dite che non ve l’ho detto”, offrendo così alla discussione in corso un decisivo, nonché sentito contributo.
Assente alla seduta d’esame – e più volte chiamato in causa – l’Assessore Sisti, in quanto di 154.000 euro, inseriti nel Bilancio 2021 per lo Sport, ne ha avanzati – ovvero non ne ha spesi – ben 134.000; ma non li necessitava il comitato “SportinNovi”? (lo si ricorda al Mungitore); egualmente, su 262.000 euro stanziati per la biblioteca, ne ha impegnati (spesi) solo 92.000.
Tra il pubblico Bastiano, il quale commentava col suo vicino di seggiola: “U ghà da fò…pare sia passato a Nord Est, per studiare da Sindaco”.
L’opposizione “ostile e prevenuta”, sempre vestendo i panni di arcigno docente, sottolineava che oltre un milione di risorse discrezionali stanziate nel 2021 non sono state spese (dicasi due miliardi di vecchie lire: fa più effetto).
Tra queste, vale la pena ricordare i tanto sbandierati fondi, frutto dell’aumento dell’IMU per gli alloggi a canone concordato, che avrebbero dovuto essere girati a favore delle attività economiche in difficoltà, secondo una operazione tanto pubblicizzata dal nipote del Sindaco. Grande trovata: quattrini liquidati, ovvero spesi, 0. Leggasi: ZERO. Egualmente non spesi 130.000 euro ricevuti dallo Stato per l’emergenza Covid, in un momento in cui (sarà solo una impressione?) molte famiglie versavano in difficoltà; e lo stesso dicasi per gli oltre 270.000 euro non spesi dal settore affari sociali; per non parlare dei 465.000 euro non spesi per il personale comunale (leggasi: mancata assunzione di nuovi dipendenti, a sostituire alcuni andati in pensione). Ma chi sarà mai l’Assessore al Personale? (*)
Fra le domande d’esame, è risultata sempre attuale quella della annosa questione sull’aumento della Tari: come è stato rilevato, non è affatto risolta, diversamente da quanto aveva gioiosamente inteso l’Assessore al Bilancio. Nella relazione del consulente incaricato (consulente di fiducia dall’Amministrazione) si afferma che il metodo utilizzato dal Comune per adottare le aliquote Tari non è conforme alla normativa vigente. Sarà per questa ragione che, dopo il rilievo dell’opposizione, il giovane “gabelliere” ha continuato, per tutta la sera, a rovistare (inutilmente?) fra le sue carte?
Critiche molto pesanti si sono levate anche dall’estemporaneo docente Mungitore, il quale ha stigmatizzato l’incapacità della Giunta ad amministrare, salvo poi dichiarare che il bilancio consuntivo sarebbe stato approvato grazie all’astensione del suo gruppo.
A concludere l’esame, si riporta una ultima perla dell’esaminando neo Assessore (ma, se continua in questi termini, si pensionerà presto), sorpreso che sul tema del Bilancio si discuta di politica e si pongano quesiti per lui “sconvenienti”: ha sostenuto infatti che se l’opposizione necessita di chiarimenti non deve rivolgersi a lui, bensì agli uffici competenti. Proprio come nel caso delle brioche di Maria Antonietta (d’Asburgo-Lorena, per intenderci).
Il Malalingua
Siparietti
Il Presidente Poletto, ormai unico Consigliere comunale della martoriata Forza Italia, rimasto solo nella garitta a far la guardia contro l’assalto leghista alla “roccaforte” azzurra, ha redarguito pesantemente il capogruppo di Solo Novi, reo di aver chiesto ripetutamente la parola. Alle proteste levatesi contro i suoi comportamenti, il Presidente ha risposto invitando i “protestanti” a rivolgersi alle superiori autorità per le lamentele di rito, senza neppure rendersi conto che, in tal modo, stava rischiando di perdere il voto sul Bilancio consuntivo di almeno due dei tre Consiglieri di Solo Novi (e questa è politica).
E per concludere, l’uomo dal dito medio alzato ha spiegato che, nel lontano 1995, aveva proposto, inascoltato, manifestazioni per valorizzare il settore dolciario, aggiungendo: “Meno male che ora si farà Dolci Terre di Novi”. Deve essere stato colto da una amnesia durata oltre vent’anni, povero.
(*) fonti solitamente ben informate sostengono che l’Assessore al Personale sia il medesimo che detiene la delega al Bilancio.
P.S.: al termine della seduta-esame, rincasando, Bastiano commentava con un amico: “Ma che vadano a fare un giro… in sà ròga”, intesa come quella panoramica (il 9 maggio ancora presente in città, N.d.R.).
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