Ci sono giunte più segnalazioni da parte dei nostri lettori di passaggi di automobili ad alta velocità nelle vie periferiche di Novi.
La segnalazione più precisa ci è giunta ieri, da un cittadino che ha anche provveduto ad allertare le forze dell’ordine. Il nostro lettore si è trovato domenica sera, verso le ore 23, in mezzo ad una gara tra auto pesantemente modificate che percorrevano ad alta velocità la strada statale 35 bis, dall’outlet verso Novi Ligure. Lungo il percorso, erano presenti dei “commissari di gara” armati di tablet e di pettorina catarifrangente, probabilmente impegnati nella rilevazione dei tempi.
Il tutto ovviamente senza alcuna autorizzazione, senza alcuna indicazione per gli altri automobilisti che si sono ritrovati nel mezzo della corsa, con la strada liberamente aperta al traffico.
In base alle informazioni che abbiamo raccolto, si sarebbe realizzato un circuito clandestino che comprende la strada 35 bis e il suo raddoppio, la 35 ter.
Il percorso totale si snoda su una lunghezza di 7,5 chilometri e prevede il passaggio davanti alla fabbrica Novi, l’arrivo alla cosiddetta della Vosa, la prosecuzione sorpassando il cavalcavia per giungere sulla 35 ter, seguendola fino alla prima rotonda che permette, passando dietro l’outlet, di ricongiungersi con la 35 bis.
Oltre alle varie infrazioni al codice della strada che si commettono viaggiando a grande velocità su strade aperte al traffico, il comma 1 dell’Articolo 9-bis del Codice della Strada stabilisce che “chiunque organizza, promuove, dirige o comunque agevola una competizione sportiva in velocità con veicoli a motore, è punito con la reclusione da uno a tre anni e con la multa da euro 25.000 a euro 100.000“. La pena viene applicata sia ai soggetti responsabili dell’organizzazione, sia ai partecipanti.
Sono passati quasi 100 anni da quando si correva, per davvero, il gran premio di Novi Ligure. Si svolse per sole due edizioni, nel 1924 e nel 1926. Il percorso in parte ricalcava quello clandestino di cui scriviamo oggi. Organizzato dal Club Automobilistico Genovese, il tracciato aveva una lunghezza di ben 45 chilometri sul tragitto Novi-Pozzolo-Tortona-Serravalle, da compiersi per sei volte. La partenza era sul rettilineo tra Serravalle e Novi. La prima edizione si corse in moto, e vide la vittoria di Amedeo Ruggeri, su Indian 1000, seguito da un nome famosissimo, Tazio Nuvolari, su Norton 500. La seconda edizione riservata alle auto vide la vittoria del pilota alessandrino Federico Valpreda, uno dei piloti più forti del tempo.
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