Vi prego, non svegliatemi…

Ero in vacanza, potevo restare ancora un po’, poi mia figlia chiede di poter rientrare: “C’è il Festival dei 190 Tramonti, partecipo alla giuria: torniamo prima? Tanto, un giorno avanti o indietro cosa cambia…” E così mi prenota due posti per lo spettacolo di ieri sera: Mr Moon. 

Parcheggio l’auto, attraverso la strada, entro da un portico antico. In mezzo è posata una grande bigoncia (quella che un tempo serviva a caricare l’uva durante la vendemmia).  Si apre la piazza: stand di cibo e birra (ottimi i ravioli), gente che mangia e chiacchiera al centro dell’ampio spazio, dove sono sistemati tavoli e sedie. 

A destra il palco. Improvvisamente tra di noi si mescolano gli attori: due simpatiche clown, buffi musicisti e giocolieri. Ci sorridono e ci osservano, volti diafani ricamati con trucchi fluorescenti. Qualcuno mi manda un bacio con un soffio sulla mano. 

Si spengono le luci, inizia lo spettacolo…

Non ve lo racconto. É difficile riprodurre quelle sensazioni che provi quando sogni: quell’intersecarsi di situazioni buffe, surreali, divertenti, l’impressione di essere in un modo parallelo fatto di assurdi, dove tutto ciò che vorresti diventa possibile, come ingarbugliarsi in una scala a pioli … o suonare una sega come fosse un violino. Incontrare una altissima cantante dagli abiti sgargianti che cammina flessuosa su un paio di scarpe tacco 25 e canta misteriose melodie in una lingua sconosciuta. In sottofondo tromboni stonati . 
Due lune, la bianca e la nera, che giocano a nascondino come fa il bene con il male… appaiono e scompaiono, si trasformano in piccoli mostri incubi dei nostri sogni, per poi svanire.

Ecco, non volevo, ma alla fine qualcosa vi ho raccontato.  Ora però vi chiedo solo: vi prego, non svegliatemi.

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Laura Marsili

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