Dopo due anni di stop causa pandemia ed una “finta” edizione nel cortile di Palazzo Dellepiane voluta dall’amministrazione Cabella, Dolci Terre di Novi nella sua dimora abituale del centro congressi che porta il suo nome.
L’edizione di quest’anno sarà la 25esima, e si svolgerà e si terrà dal 2 al 4 dicembre. Per realizzare l’evento l’amministrazione comunale, guidata dal commissario prefettizio Paolo Ponta, ha affidato alla ditta Novelettra di Novi la fornitura di due funghi riscaldanti elettrici da porre nei pressi della zona di entrata del centro fieristico (spesa 790 euro). Inoltre, è stata affidata alla cooperativa Marcondiro di Alessandria la pulizia del centro fieristico (1220 euro) e alla ditta Kepos di Alluvioni Piovera le operazioni facchinaggio e sistemazione dei locali (2440 euro).
Gli espositori che vorranno essere presenti alla manifestazione dovranno invece pagare la cifra di circa 240 euro per uno spazio espositivo di mt 2 x1. Dell’organizzazione si occupa l’ufficio commercio del comune di Novi Ligure.
Non sappiamo però quali strutture saranno date agli espositori: nel mese di marzo del 2021 la vecchia amministrazione aveva “rottamato” le vecchie bancarelle, in quanto non più idonee dal punto di vista antincendio (non si è capito se non fossero a norma, o se si fosse persa la certificazione della norma per le bancarelle). La ditta Kepos già citata si occupò dello smaltimento, anche in quel caso per la somma di 2440 euro.
Intanto, c’è chi fa polemica sulla decisione di tornare nella ubicazione abituale della rassegna, sostenendo che un posizionamento più centrale avrebbe favorito il commercio cittadino.
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