Il mistero dei cestini stradali pieni

C’è un dubbio che attanaglia molti novesi: ma come mai, negli ultimi mesi, i cestini stradali sono sempre pieni di sacchetti?  Abbiamo indagato, ed il mistero ha forse una facile soluzione. Vediamola. 

Il nuovo sistema di raccolta porta a porta, o se preferite raccolta puntuale, ha eliminato i cassonetti stradali (tranne quelli del vetro), dando a ogni nucleo familiare il kit di bidoni per effettuare a domicilio la raccolta differenziata di umido, carta, plastica e secco (o se preferite, indifferenziato). 

Il sistema prevede, una volta a regime, che ogni nucleo familiare avrà, compreso in bolletta, un numero illimitato di svuotamenti di umido, carta e plastica (in pratica, con cadenza settimanale) ed un numero di svuotamenti del secco pari al numero dei componenti del nucleo familiare, più uno. Il bidone del secco ha una capacità di 120 litri e quindi un nucleo familiare di tre persone, ad esempio, avrà compreso il costo del ritiro e del trattamento di circa 500 litri di indifferenziato l’anno. Una quantità di secco che, come hanno già potuto constatare i novesi, è adeguato alla necessità di un nucleo familiare. Oltre al numero di svuotamenti compresi, i conferimenti ulteriori saranno pagati a parte. In sostanza, il principio è che chi meno differenzia, più paga.

A Novi però questo sistema non è ancora in vigore: abbiamo la raccolta puntuale, ma non abbiamo ancora la tariffa puntuale. È in vigore ancora la vecchia Tari, che si paga in base ai metri quadrati dell’abitazione e non contabilizza la quantità di rifiuti prodotti né tiene conto del numero dei componenti. Con il nuovo sistema, invece, si pagherà in base ai componenti del nucleo familiare e sul numero di svuotamenti del secco. 

Il cosiddetto “sistema Contarina” (dal nome dell’azienda veneta che per prima l’ha messo in piedi) si basa su due fattori: la raccolta puntuale da un lato, e la tariffa puntuale dall’altro. Averne solo uno di fatto rende poco utile il nuovo sistema di raccolta differenziata. Perché siamo rimasti in mezzo al guado? Occorrerebbe chiederlo alla passata amministrazione, che ha avviato con ritardo il nuovo sistema di raccolta e che ha deciso di non avviare, per ora, il nuovo sistema tariffario. Un problema sul tavolo del prossimo Sindaco. 

Ma cosa c’entra tutto questo con i sacchetti in strada?

Semplicemente, ci sono persone che a Novi non hanno ricevuto i nuovi bidoni. Per quale motivo? Perché non sono iscritti all’anagrafe tributaria, o pur abitando a Novi non sono residenti. Sono persone che non pagano la Tari, e che sanno che se si rivolgessero al gestore per chiedere i bidoni, automaticamente comincerebbero a ricevere la bolletta, magari anche con gli arretrati. Per questo, se ne guardano bene e si arrangiano abbandonando il loro rifiuti nei cassonetti stradali, o peggio nei fossi lungo le strade.

Questo però comporta un altro problema: i rifiuti stradali sono per legge indifferenziati, e quindi finiscono nella quota di rifiuto secco che conferiamo – pagando e non poco – in discarica. Insomma, sono costi in più del sistema di raccolta che per legge vengono contabilizzati e redistribuiti sulla tariffa. In sostanza, sono tutti costi in più a carico di chi la bolletta la paga.

Quindi, la prossima volta che vedete qualcuno che butta la sua spazzatura di casa nei cestini stradali, sappiate che si tratta di un costo in più che pagate voi per lui. 

C’è chi dice che esiste una soluzione, il termovalorizzatore, perché ci permetterebbe di tornare ai cassonetti stradali infischiandocene della raccolta differenziata. Questo è falso: la legge impone a tutti i comuni italiani il raggiungimento di un certo livello di raccolta differenziata, pena multe. Un obbiettivo che prescinde dal successivo trattamento del rifiuto: sia che finisca in discarica, sia che venga termovalorizzato, la quota di raccolta differenziata va raggiunta, con buona pace di chi racconta che il nuovo impianto sarebbe la soluzione a tutti i nostri problemi. 

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Moscone

Un commento su “Il mistero dei cestini stradali pieni

  1. si ricomincia a parlare di INCENERITORE.
    Come sempre sotto falso nome.
    A Novi non serve, e farebbe gravissimi danni.
    Meglio dirlo, altrimenti di furbetto in furbetto ce lo ritroviamo sul groppone come tante altre porcherie fatte alle spalle dei cittadini.

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