Sabato 15 ottobre i ragazzi del centro Down di Alessandria, insieme alla sezione Cai di Novi Ligure, hanno proceduto alla manutenzione e al ripristino della segnaletica del sentiero 390 che collega San Cristoforo alla Madonna della Guardia dei Nebbioli di Gavi.
Eccovi il racconto della giornata:
Sabato nel primo pomeriggio tutto è pronto per affrontare i lavori per la manutenzione del sentiero: trivella manuale per fare i buchi nel terreno per piantare i nuovi paletti dove posizionare le frecce e le bandierine, chiodi, martello falcetto e il “tabernacolo” (contenitore portatile) provvisto dell’immancabile vernice bianca e rossa per dipingere le bandierine che rappresentano i segnavia della maggior parte dei sentieri che attraversano l’Italia.
Presenti i ragazzi e i familiari del centro Down di Alessandria al secondo anno del Progetto di Montagnaterapia con la sezione CAI di Novi Ligure, i volontari, gli operatori del gruppo sentieristica della sezione, che si occupano in modo del tutto gratuito della manutenzione della fitta rete di sentieri del nostro territorio che si estende per più di 400 Km, il Presidente del CAI di Novi Antonio Repetto e del CAI di Ovada Giorgio Marenco, l’assessore Stefano Brengi del comune di San Cristoforo.
Il sentiero n. 390 (ogni sentiero ha un numero e nel percorrerlo ci si orienta seguendo le bandierine bianche e rosse, all’inizio frecce e tempi di percorrenza completano le informazioni generali) parte da San Cristoforo, nei pressi dell’acquedotto comunale, e raggiunge la Madonna della Guardia di Gavi con uno sviluppo di circa 3,7 km e un dislivello di circa 200 m.
È un sentiero molto conosciuto dagli abitanti del paese che lo percorrono annualmente in processione, ma difficoltoso per chi non ha dimestichezza con il luogo per le numerose piste e sentieri che si incrociano. Si sviluppa quasi interamente nel bosco ed in alcuni punti la vegetazione si apre ad un incantevole vista sulle colline circostanti, fino a raggiungere il colle dei Turchini dove sorge la Basilica della Madonna della Guardia dal cui sagrato si gode di una vista a 360 gradi su tutte le colline e le montagne circostanti della Val Lemme, Parco delle Capanne di Marcarolo, Val Borbera, colli novesi fino a vedere l’intero arco alpino.
Il progetto di Montagnaterapia “Il Passo in Più” che la sezione di Novi porta avanti da due anni con il Centro Down di Alessandria ha come finalità migliorare il benessere, semplicemente camminando, in relazione con l’ambiente naturale, con il gruppo e in rapporto con sé stessi. La scelta dei percorsi viene fatta con sopralluoghi e valutata in base alle difficoltà dei partecipanti. Si presta attenzione al tipo di fondo calpestabile che ha il sentiero, ad escludere tratti esposti, si valuta durata e dislivello. Camminare insieme è un momento di relazione in cui vi è la nascita di un nuovo soggetto: “il gruppo” che nell’accogliere la particolarità di ciascuno si forma come entità autonoma, il cui “passo è comune e sinergico”. Su questi piani si sviluppa il lavoro dei volontari della sezione al cui interno vi sono persone con diverse professionalità: educatori, insegnati, operatori del primo soccorso, esperti conoscitori di montagna con preparazione tecnica, ma la sensibilità che accomuna questo gruppo è una, ed è verso “la cura” per le relazioni e per l’ambiente, per poter “guardare oltre” operare per una sostenibilità che sia realizzabile a livello ambientale, sociale ed economico. Per raggiungere questo obiettivo scelgono di camminare, di attraversare il territorio in modo lento avendone cura, tutelando il patrimonio ambientale e culturale che rappresentano i sentieri, osservando ciò che accade intorno, aiutando a godere di queste possibilità anche chi ha qualche difficoltà in più.
La partecipazione attiva dei ragazzi e delle loro famiglie al lavoro di cura e di manutenzione del sentiero è stato divertente ed è emozionante sapere che è grazie al loro lavoro che il sentiero è stato sistemato ed è fruibile a tutti.
La giornata si è conclusa con un aperitivo nello spazio antistante la chiesa brindando alla bellezza del tramonto tra i visi soddisfatti di tutti i presenti, felici di aver sostenuto ed inserito questa attività nel progetto di Montagnaterapia e di vederne i benefici.
Anche l’aperitivo ha rispecchiato lo spirito della giornata: focaccia novese, salame Nobile di Giarolo, formaggio Montebore e Anello del Bandito, e per brindare il vino gentilmente offerto dalle Cantine La Bollina. Un ringraziamento va anche a Stefano e Simona della ditta “Plug in” che hanno fornito le targhe e alle amministrazioni dei due comuni coinvolti: San Cristoforo e Gavi.
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Un commento su “Montagnaterapia: Cai Novi Ligure e Centro Down di Alessandria insieme per “Adotta un sentiero””
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Bravi! In questo mondo che non manca ogni giorno di mostrarci il suo lato peggiore, siete una piccola isola felice di ottimismo.
Dovremmo tutti prendere esempio da voi.