Il progetto di Educazione alla Legalità avviato da alcuni anni dall’Istituto Ciampini-Boccardo esce dalle aule della scuola e da quest’anno si apre alla cittadinanza, grazie alla collaborazione con il comune di Bosco Marengo che ha messo a disposizione gli spazi del complesso monumentale di Santa Croce per dar vita a quella che potremmo chiamare “scuola popolare antimafia”.
Il progetto di educazione alla legalità, avviato a partire dall’anno scolastico 2020-2021 dalle docenti Valentina Avvento e Monica Oreggia e portato avanti con tenacia grazie alla sensibilità del dirigente Mario Scarsi, ha permesso negli anni di portare a Novi testimoni molto significativi della lotta alla criminalità organizzata in Italia: da Fiammetta Borsellino a Gian Carlo Caselli, da Maria Grazia Mazzola ad Antonio Vassallo, solo per citare alcune delle testimonianze che i ragazzi del Ciampini-Boccardo hanno potuto ricevere nel percorso.
Da quest’anno il progetto si ampia e si rivolge ad un pubblico adulto, con il progetto “sentieri di Legalità” che si rivolge ai cittadini con una serie di incontri che avranno luogo nel complesso monumentale di Santa Croce a Bosco Marengo.
Un luogo simbolico messo a disposizione grazie alla volontà del sindaco Gianfranco Gazzaniga, profondamente sensibile al tema dell’educazione alla legalità. Bosco Marengo è il primo comune alessandrino dove un bene di proprietà della criminalità è stato confiscato e restituito alla comunità, Cascina Saetta. Sempre a Bosco Marengo risiedeva Bruno Pronestì, condannato come capo della prima locale di ‘ndragheta sorta sul nostro territorio.
Al progetto oltre che al Ciampini- Boccardo e al comune di Bosco Marengo hanno contribuito Libera, la rete di associazioni antimafia, Cascina Saetta, Associazione Parcival, Istituto cooperazione e sviluppo.
Il primo appuntamento con sentieri di Legalità è previsto per giovedì 10 novembre alle ore 20,45 presso la sala Gorbaciov del complesso monumentale di Santa Croce. Ospite della serata saranno Giovanni e Luisa Impastato. Giovanni Impastato è il fratello di Peppino Impastato, ucciso dalla mafia a Cinisi il 9 maggio 1978. Sulla sua vicenda è stato incentrato il noto film “i cento passi” di Marco Tullio Giordana.
Giovanni Impastato ha raccolto la eredità del fratello e portato avanti la lotta che aveva cominciato a intraprendere. La sua voce accorata e sincera racconta il conflitto di chi ha vissuto la mafia e l’antimafia all’interno delle mura domestiche, e la successiva battaglia nel nome della legalità e della verità.
Luisa Impastato, figlia di Giovanni e nipote di Peppino, è presidente dell’Associazione Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato ed è impegnata nella sensibilizzazione e nel contrasto alla criminalità organizzata.
Gli incontri proseguiranno il 30 novembre con i magistrati Paolo Toso e Monica Abbetecola. Nel corso del prossimo anno le serate proseguiranno con il giudice Giacomo Ebner (17 febbraio 2023), Giuseppe Ayala (24 marzo), Piera Aiello e Nicola Clemenza (5 maggio).
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