La chiesa della Collegiata è trasformata strisce di colore che si rispecchiano sulla piazza, come se si affacciasse su un lago tranquillo. Al centro, la fontana del sale sembra essere diventata una barca che naviga quieta.
Mi ha colpito immediatamente la visione di questo quadro e ho deciso che dovevo conoscere chi lo aveva fatto. È così che mi ritrovo nell’atelier di Claudio Ruax, un pittore che arriva dall’argentina ma che riesce a vedere i colori e le sfumature delle nostre terre così bene, che per me vederle sulle sue tele fa pensare: è proprio così, che sono.
Fino a poco prima, io e Claudio eravamo due perfetti sconosciuti. Pochi minuti dopo, chiacchieriamo di arte, di pennelli, della nostra Novi come se ci conoscessimo da sempre.
Ora, vorrei essere più preparato per potervi raccontare i quadri di Claudio. Di come questo avvocato argentino 20 anni fa sia tornato nella terra dei suoi avi e abbia scoperto che tutto quello che ha dentro, lo può far uscire con un pennello, una tavolozza di colori nelle notti passate nella sua soffitta, in compagnia di buona musica. Ma non sono un critico d’arte, e posso dirvi solo che le sue opere mi piacciono, e molto.
Mi ha sempre colpito il processo di creazione di un’opera figurativa. Il pittore vede, sente, pensa e poi mette giù su tela. Magari ci impiega mesi o anni per farlo. Poi arriva lo spettatore, e in un attimo vede l’opera e gli si scatena dentro un pensiero, una ispirazione, che con ogni probabilità è del tutto diversa da quella del creatore. Ma è così che funziona, da sempre.
Claudio Ruax ha sempre avuto dentro la passione per la pittura. Ha esposto in Francia, sul lago di Como, a Gavi, Ovada, Arquata e adesso a Novi.
C’è sempre dietro tanto studio, tante prove, tanta ricerca. Come per “Sera su piazza Dellepiane”, il dipinto che tanto mi ha colpito e che sarà presentato alla biblioteca di Novi sabato 5 Novembre dalle 10.30 fino alle 13.00. L’evento si intitola “Incroci d’autore “e per l’occasione lo scrittore Marco Campi presenterà il suo ultimo libro, “la tinozza di stagno”, presentato dal giornalista Elio Defrani. 
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