Prosegue la battaglia di Gianni Freggiaro, il cittadino arquatese che abita insieme alla sua bambina nelle immediate vicinanze dello stabilimento chimico abbandonato della Subalpina (ex Ics).
A febbraio il comune di Arquata avevo disposto la rimozione delle coperture di amianto che ancora erano il tetto dello stabilimento abbandonato da circa 20 anni. La rimozione è stata finalmente effettuata, ma ora ciò che è contenuto nei capannoni è esposto – visto che il tetto è stato rimosso – ancora di più agli agenti atmosferici.
La caratterizzazione dei rifiuti chimici contenuti nei capannoni, fatta fare anni fa dal comune di Arquata, ha evidenziato che si tratta di sostanze cancerogene, irritanti e comunque dannose.
«Hanno rimosso le coperture di amianto, ma non le sostanze nocive che restano così libere di volare nell’aria» ci ha detto Freggiaro, che ha provveduto immediatamente ad inviare un ennesimo esposto all’Arpa, al sindaco di Arquata Alberto Basso e al servizio di igiene pubblica.
La parziale bonifica delle coperture di amianto su due capannoni della ex Ics è stata eseguita dalla ditta VICO di Cairo Montenotte. «Ora si è creata una situazione di pericolo per la salute pubblica forse ancora peggiore dell’amianto stesso – ha scritto Freggiaro – poiché ho contattato la ditta incaricata della rimozione delle coperture per chiedere se oltre all’eternit che hanno smantellato avessero rimosso le montagne di polveri chimiche che erano state abbandonate nei suddetti capannoni oltre a tutti i bancali di sacchi contenenti anche loro polveri nocive.Con molto disgusto ho appreso dalla stessa che il loro lavoro era terminato e che non hanno nessun incarico per lo smaltimento delle polveri».
Freggiaro, che abita nella casa più vicina all’ex stabilimento, è fortemente preoccupato. «Ora senza portoni, senza tetto queste polveri volano nell’aria, quando piove si crea una situazione inquinamento ambientale». Freggiaro fa presente che a pochi metri ci sono molteplici abitazioni tra cui la sua e bambini piccoli, tra cui sua figlia di cinque anni che ha già perso la mamma a causa di un tumore.
In caso del persistere di una situazione che si protrae da molti anni, Freggiaro ha annunciato la denuncia alla Procura della Repubblica.
Ti è piaciuto questo articolo? Offrici un caffè con Ko-Fi
Segui il moscone su Telegram per ricevere una notifica ogni volta che viene pubblicato un nuovo articolo https://t.me/ilmoscone