Mentre in tutta Italia fioccano le denunce contro le cooperative aggiudicatarie di appalti nel settore sanitario, dalle nostre parti si procede verso la privatizzazione di un importante ospedale come quello di Tortona.
Ci sono due notizie importanti in questo giorni, che dobbiamo collegare.
La prima, riportata da Stefano Rizzi, giornalista dello Spiffero sempre sul pezzo quando si tratta di sanità, è relativa al mega appalto per la privatizzazione di un buon numero di reparti dell’ospedale di Tortona. Un appalto enorme, che prevede un finanziamento di ben 49 milioni di euro per 9 anni di incarico.
L’appalto è travagliato: dopo due rinvii della data di scadenza, finalmente qualcuno si è fatto avanti. È l’associazione temporanea di impresa composta da Codess Sanità, Cooperativa Sociale Il Gabbiano e il Gruppo Mlc.
Una sola candidatura quindi, ad un bando più che milionario. (Notizia integrale in fondo).
Dell’altra notizia ne hanno parlato quasi tutti i giornali, ma magari vi è sfuggita.
I carabinieri del Nas hanno ispezionato 1934 strutture sanitarie in tutta Italia in cui sono in corso appalti a società esterne per la fornitura del personale e hanno scoperto ben 165 posizioni irregolari. Controllate 637 le imprese e cooperative che forniscono ben 11.600 tra medici, infermieri e altre professioni sanitarie. I Nas hanno segnalato complessivamente 205 persone, di cui 83 all’Autorità Giudiziaria e 122 a quella Amministrativa. Tra le numerose irregolarità accertate, c’è la fornitura da parte di cooperative di medici con età anagrafica superiore ai 70 anni stabiliti da contratto, l’esercizio abusivo della professione ma anche l’impiego di figure sanitarie esterne collocate in attività lavorativa senza l’adeguata formazione sulla tutela della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Ricordate il caso di cui vi abbiamo dato notizia alcuni mesi fa, relativo all’impiego al Pronto soccorso di Novi di una dottoressa sospesa dall’ordine dei medici e di un medico ultraottantenne in servizio?
Siamo chiari: le aziende che partecipano all’appalto torinese non hanno nulla a che fare con quelle segnalate dai Nas. Ma i rischi nel settore degli appalti sono sempre più evidenti.
Quello che stupisce è che tutto questo avvenga nell’indifferenza generale della cittadinanza. Dopo il Covid, dopo aver detto che i medici sono i nostri eroi, ci disinteressiamo bellamente delle sorti della nostra sanità, che viene ogni giorno, pezzo per pezzo, passata nelle mani dei privati che, come è normale che sia, hanno a cuore il loro profitto, e non la salute dei cittadini. Intanto, il governo taglia risorse alla sanità. mAlla faccia di quando dicevamo che medici ed infermieri erano i nostri angeli.
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