Lo ammettiamo, se pur sommessamente: un po’ mancano. Come era bello (si fa per dire) leggere giornali e pagine social e, quasi quotidianamente, trovare proclami di questo o quell’altro esponente leghista novese e dei suoi alleati. Scorrendo le pagine di un noto social network di quelli che “c’erano prima, fino al 1° luglio scorso” la delusione (sempre, si fa per dire) affiora istantanea. Abbiamo anche pianto.
La pagina dei leghisti nostrani è ferma, “inspiegabilmente”, agli auguri natalizi. Forse è sparito il Social Media Manager addetto alla bisogna, infatti non si è trovata traccia degli auguri per il nuovo anno; sarà forse perché il 2023 non presagiva nulla di buono per loro?
Le pagine dei cugini Fratelli d’Italia sono invece più aggiornate ma non parlano di Novi, bensì, tra le altre cose, del merito scolastico degli studenti in Italia, isole comprese. La scelta deriva, forse, dal fatto che non c’è proprio motivo di parlare dei meriti della passata Amministrazione novese, che nella pagella di giugno ha meritato un bello zero tondo su tutte le materie, condotta compresa, avendo essi abbandonato l’aula e provocato, di fatto, la rovinosa caduta del giorno successivo.
La pagina di Forza Italia è ancora più aggiornata; tra le tante notizie, riporta quella dell’interessante iniziativa alessandrina sul treno a vapore; gli azzurri, forse, sono involontariamente consapevoli di aver perso il treno novese.
Dulcis in fundo, si cita la pagina – anch’essa di emanazione leghista- che, forse, ha sostituito quella dell’allora Sindaco, oggi intitolata “Lavoriamo per Novi” (ma anche no, si aggiunge. In dialetto novese: lassai perde) ferma al 19 novembre 2022.
In tale giorno giovani e meno giovani leghisti erano immortalati davanti ad un gazebo, appositamente allestito in via Girardengo, allo scopo di informare i novesi dei lavori che (loro) avrebbero (il condizionale è d’obbligo) effettuato negli scorsi anni.
Alla lieta compagine partecipavano l’Amministratore leghista del CIT, consorzio ora fallito, e l’ex Assessore Dolcino (leghista con pedigree della prima ora) “spintaneamente dimissionatosi” a poco più di un anno dalla sua nomina; nel suo breve periodo di permanenza in Comune aveva inventato il mercato del giovedì in via Roma, anch’esso fallito. Presente era anche l’ex Assessora agli Affari sociali, la quale, in tempo di Covid, in cui molte famiglie versavano in difficoltà, era riuscita a non spendere circa 400 mila euro a disposizione per aiuti di varia natura. Presenti inoltre l’ex Segretario della Lega, riconosciuto da più parti come la mente pensante della scomparsa Amministrazione, nonché il neo-Segretario, che da Assessore non era riuscito a far approvare il Bilancio comunale. Assente invece l’ex Sindaco Cabella, il testimonial più importante dei fasti della ormai scomparsa Amministrazione.
Chi meglio di lui avrebbe potuto attestare gli sforzi in allora compiuti?
La permanenza del gazebo deve essere durata il tempo di sorseggiare un caffè (macchiato, freddo), o poco più.
Ma questo è il passato; di recente c’è il “silenzio assordante” in merito al fallimento del CIT. A distanza di tre settimane dalla sentenza del Tribunale, coloro i quali sostenevano di avere salvato l’Azienda (ivi compresi coloro che ne erano al seguito) non proferiscono parola alcuna in merito.
Egualmente, il tanto atteso nome del candidato Sindaco del centro-destra, al di là degli sbanattamenti di chi vorrebbe esserlo e i dignitosi silenzi di chi lo è in pectore, non è ancora noto. Coloro che sostenevano di lavorare per Novi, come si è visto, sono fermi a novembre, mese entro il quale, secondo il giovin Segretario leghista, sarebbe stato ufficializzato il nome del candidato. Ci vuol pazienza …
La scorsa settimana, su un giornale locale, il grande vecchio di Forza Italia, da buon ex democristiano, ha silenziosamente preso tempo. Che sia seduto sulla sponda del fiume in attesa di veder passare il cadavere, politicamente parlando, dei diversi pretendenti, per poi scalare sul tavolo delle trattative l’asso nascosto nella manica?
In discesa, invece, sarebbero le quotazioni del nipote dell’ex Sindaco, il quale, sempre secondo il giornale, sarebbe stato scaricato persino dal suo partito provinciale (di cui avrebbe voluto/dovuto essere Segretario). Ora però, secondo un altro giornale, nominato responsabile per la Lega della politica sugli enti locali della provincia. Sarà per esportare nel territorio provinciale la performance che ha condotto la Giunta Cabella alla prematura scomparsa?
Voci sostengono che sia in corso una resa dei conti interna alla Lega, che lascerebbe il giovin Segretario privo di mentore, per allontanarlo dai giochi. Si vocifera, infatti, che il Mungitore potrebbe entrare nella lista elettorale di Fratelli d’Italia, ma sia inviso all’ex Segretario leghista, che proprio non ne vuol sapere, anzi, porrebbe il veto alla sua candidatura come conditio sine qua non per sancire l’antica alleanza.
(Radio Scarpa sostiene che ieri sera c’è stata la resa dei conti nel centro-destra, ma i tempi di pubblicazione non ci permettono di riferire se la voce sia fondata, eventualmente se ne parlerà).
Per ora tutto tace: nessuna notizia ufficiale, su un qualsiasi tema, emerge dal centro-destra novese.
Chi avesse notizie in merito ai diversi interlocutori del centro-destra novese, è pregato di darne segnalazione al noto programma televisivo in onda su Raitre, ogni mercoledì, in prima serata.
Il Malalingua
P.S.: Radio Scarpantibus sostiene che qualche ex Consigliere comunale leghista, che aveva ricoperto importanti incarichi nella scomparsa, nonché breve, legislatura trascorsa, abbia già declinato l’invito a ripresentarsi nella prossima scadenza elettorale. La medesima Radio sostiene altresì che qualche dipendente comunale, premiato dalla prematuramente scomparsa amministrazione novese, sia già volato verso altri lidi, considerati, almeno al momento, più sicuri.
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