La campagna elettorale del centro sinistra è partita da una piccola saletta in viale Pinan Cichero, alla periferia della città. «Abbiamo deciso di partire dal territorio, dalle zone più degradate, da un quartiere che ha bisogno di maggiore attenzione – ha detto Muliere – per dire con umiltà che vogliamo metterci al servizio delle persone e della nostra città».
La conferenza stampa di presentazione della coalizione di centro sinistra è stata seguita da numerosi cittadini (circa 50) oltre che dai giornalisti delle testate locali. Un centro sinistra che si è presentato ri-unito ed allargato a nuove forze politiche. Riunito perché l’incontro ha sancito il ritorno in coalizione dei 20 x Novi, ben riassunto da Alessandro Reale con l’esempio del figliol prodigo. Una coalizione allargata a sinistra, con l’inserimento dei Verdi europei e di Possibile.
«Il nostro obbiettivo è mettere insieme affidabilità politica, esperienza, innovazione, capacità amministrativa e politica. È per questo che abbiamo deciso, da subito, di indicare non solo il nome del candidato sindaco, ma anche quello del vicesindaco nella persona di Simone Tedeschi. La nostra città ha bisogno di attenzione ed impegno concreto per tornare a crescere, favorendo le sue potenzialità e le sue vocazioni, la sua collocazione territoriale e logistica, grazie alla sua storia, la sua cultura e le sue tradizioni. Per questo c’è bisogno di un clima di rispetto, di ricreare un legame forte tra le patti vive della città, di un clima che in questi anni si è perso».
Muliere ha anche sintetizzato l’esperienza di governo della destra. «È la prima volta nella storia di Novi che si va ad elezioni anticipate, e ci va perchè il centro destra ha fallito la prova di governo della città. Sono caduti per il nostro lavoro di opposizione e per la loro debolezza politica, per le loro divisioni e liti interne che sono cominciate all’indomani della loro elezione e proseguono anche oggi».
Simone Tedeschi, candidato vicesindaco, ha indicato quali sono le priorità per la città. «Di fronte ai cambiamenti epocali che stiamo vivendo, l’amministrazione può e deve essere un punto di riferimento, può e deve aiutare la comunità a fare squadra. Lo possiamo fare con la nostra credibilità, perché mentre la destra continua a litigare noi eravamo Uniti in passato e lo siamo adesso. In questi sei mesi noi abbiamo discusso apertamente, senza nasconderci, esponendoci al giudizio dei cittadini, e la sintesi della discussione è la proposta politica che da oggi cominciamo a presentare alla città».
È stato invece Stefano Gabriele a spiegare il percorso che ha portato i 20 x Novi a rientrare in coalizione. «Abbiamo compiuto un percorso di ascolto della città, abbiamo discusso al nostro interno, siamo pronti a prenderci maggiori responsabilità all’interno della coalizione in modo pienamente paritario».
Il percorso dei 20 x Novi è stato ben sintetizzato dall’intervento di Alessandro Reale, parafrasando la parabola del figliol prodigo: «20 x novi tornano cresciuti nella coalizione del centro sinistra. Non è più soltanto la spalla del Pd, ma alla fine di un percorso di vicinanza alle persone, dopo aver completato una prima fase di ascolto, aver incontrato molti cittadini e aver toccato con mano le difficoltà vere in cui purtroppo versa la nostra città. Torniamo dopo aver maturato un’idea di governo, dopo aver elaborato un programma, che mettiamo a disposizione della coalizione; insomma, come è successo al figliol prodigo, torniamo più maturi della propria forza e delle proprie capacità».
Ti è piaciuto questo articolo? Offrici un caffè con Ko-Fi
Segui il moscone su Telegram per ricevere una notifica ogni volta che viene pubblicato un nuovo articolo https://t.me/ilmoscone