La Società Ellomay Solar Italy Sixteen di Bolzano ha presentato al Ministero dell’Ambiente la richiesta di realizzare un parco fotovoltaico a Novi Ligure, posto tra Via Mazzini e la strada statale 35 bis. Ma precisamente, che area verrà interessata dal progetto?
Le Ellomay ha sede a Bolzano, e l’amministratore è l’Israeliano Fridrich Ran Pinhas, che al momento dispone del contratto di compravendita dei terreni. L’intervento consiste nella realizzazione di un impianto fotovoltaico con pannelli dotati di sistema “traker”, cioè che si orienteranno automaticamente in base alla posizione del sole, su un’area di circa 16,5 ettari. La soluzione di connessione prevede la realizzazione di due nuove cabine di consegna e collegate con cavidotto interrato lungo 3,1 chilometri di media tensione (15mila volt) alla Cabina Primaria di distribuzione di Novi Ligure. Il progetto prevede la produzione di energia elettrica per una potenza massima complessiva di MW 14,45.
La costruzione del cavidotto di connessione alla cabina Enel interesserà il centro della città di Novi Ligure e in particolare le vie: Strada della Pavesa, Via Mazzini, Via Monte Bianco , Strada Vecchia di Pozzolo, Via Pinan Cichero, Via IV Novembre, Viale della Rimembranza, Via Francesco Crisp, Via Carlo Acquistapace, Via Nino Bixio, Via delle Filande, Via Trattato di Bruxelles, Strada del Turchino.
Il Progetto, lo Studio di impatto ambientale, la Sintesi non tecnica e l’Avviso al pubblico sono pubblicati sul sito web del ministero all’indirizzo: https://va.mite.gov.it/it-IT/Oggetti/Info/8942 .
Lo studio prevede l’occupazione di 141 persone nella fase di realizzazione, e successivamente l’impiego di 11 persone per il mantenimento dell’impianto.
Dal punto di vista ambientale, la progettazione stima che l’opera possa avere impatti positivi in quanto si prevede una produzione a zero emissioni di CO2 di oltre 23 mila MWh all’anno, utile al fabbisogno di energia annua di oltre 7 mila famiglie (costituita da 4 persone con consumo medio annuo di 3.000 kWh); in termini di tonnellate di CO2 evitate, il valore medio annuo stimato è di oltre 12.000 t di CO2. Sempre dal punto di vista ambientale, l’impianto sarà sostenibile grazie alla realizzazione di fasce vegetazionali di mitigazione visivo-paesaggistica (per una superficie di circa 2,1 ha), progettate e studiate in continuità agli habitat presenti sul territorio in maniera così consistente da costituire dei veri e propri corridoi ecologici in grado di assolvere, oltre alla funzione di schermatura paesaggistica, anche quella di sviluppo della biodiversità locale. Inoltre, saranno svolte attività volte a garantire la produzione di foraggio attività di apicoltura nelle postazioni dedicate.
I dati presentati in questo articolo sono ricavati dalle documentazione presentata al ministero dell’ambiente. Purtroppo non siamo riusciti a trovare il costo dell’intervento dal punto di vista economico.
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