A novembre del 2020 il Cit, allora guidato da Silvio Mazzarello, nominato amministratore unico dall’allora Sindaco Gian Paolo Cabella, denunciò i comuni di Gavi, Serravalle e Stazzano che avevano deciso di non ripianare le perdite del consorzio trasporti recentemente fallito.
Il collegio arbitrale nominato dalla Camera di Commercio di Alessandria, formato dagli avvocati Massimo Bianchi, Roberta Ricci e Paolo Viti, ha respinto il ricorso avanzato dagli avvocati o del Cit.
L’assemblea dei comuni soci del Cit aveva stabilito che i comuni avrebbero dovuto ripianare le perdite, ma Gavi, Serravalle Scrivia e Stazzano avevano deciso di non procedere al ripianamento dei debiti. Silvio Mazzarello (nella foto) chiese ai tre Comuni di versare le somme in base alle rispettive quote: 60 mila euro per Gavi, 47 mila euro per Serravalle e 11 mila euro per Stazzano. Secondo i comuni dissidenti, continuare e versare soldi in un bilancio senza prospettive di ripianamento non era corretto. Stesso parere era emerso dai pareri della corte dei conti.
Mazzarello dichiarò ai giornali che era sicuro dell’esito della vertenza: «Difficile che Gavi, Serravalle e Stazzano possano aver ragione, essendo in netta minoranza». Invece, anche in questo caso, si sbagliava, così come quando il centro destra novese annunciò di aver salvato il Cit dal fallimento.
Questo ricorso ha ovviamente un costo: oltre 10mila euro di spese legali dei tre comuni, più oltre 28mila euro di arbitrato. A queste cifre, va aggiunto il costo dello studio legale Gastini, incaricato dal Cit.
Un’altra bella eredità lasciata dall’amministratore unico Silvio Mazzarello.
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