9mila chilometri in bicicletta in otto mesi per raccontare come il mondo dell’agricoltura sta affrontando il problema dei cambiamenti climatici. Questo il progetto che Ulysse Gaudare ha intrapreso in sella alla sua bici e che lo porterà a contatto con le esperienze agricole di tutta Europa.
Ulysse è un giovane ingegnere agrario 29enne francese, che in sella alla sua bici Maya il 29 gennaio è partito dalla zona di Nantes per un lungo viaggio fino in Turchia e Bulgaria, per raccontare come gli agricoltori si stanno adattando al cambiamento climatico. Il progetto è rivolto all’educazione dei bambini e servirà a coinvolgerli in un progetto esperienziale.
“Potremmo considerare l’Odissea di Omero come un racconto iniziatico – ci ha detto Ulysse – dove si svolgono le avventure dell’eroe che servono ad acquisire i valori e le qualità del cittadino greco ideale: inventiva, coraggio, perseveranza. In un contesto di sconvolgimento climatico e fragilità della nostra agricoltura e cibo, possiamo chiederci quali valori e qualità i cittadini di oggi e di domani dovrebbero sviluppare”.
Alla fine del viaggio verrà prodotto un documentario. “Gli agricoltori europei stanno già subendo le conseguenze del cambiamento climatico. Di fronte a queste nuove difficoltà, sono obbligati a sviluppare una maggiore resilienza in agricoltura. L’obiettivo di questo documentario è dare loro una voce in modo che possano esprimere le loro esperienze e ciò che stanno mettendo in atto”.
Lungo il suo viaggio, Ulysse ha voluto passare a cascina Saetta, in frazione Donna a Bosco Marengo, dove l’associazione Parcival ha realizzato un laboratorio di acquaponica, per un progetto di agricoltura sostenibile. Dopo la notte passata a Cascina Saetta Ulysse è ripartito alla volta di Genova. Se volete seguire il viaggio di Ulysse potete seguire la sua pagina Instagram https://www.instagram.com/ecolodyssee/
Cascina Saetta, bene confiscato in provincia di Alessandria, si trova nel comune di Bosco Marengo. Dopo un lungo e tortuoso cammino durato più di 10 anni, il bene è stato finalmente restituito alla comunità grazie all’impegno del coordinamento provinciale di Libera e all’associazione Parcival. Oggi la legalità ha un nuovo profumo, quello delle piante coltivate nel laboratorio di acquaponica ospitato nella serra di Cascina Saetta.
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