Ieri mattina il Moscone ha scritto che Giacomo Perocchio era il “consigliere incaricato da Cabella di risolvere la questione Cit”. Secondo l’interessato, non è così. Nonostante non abbia scritto io l’articolo in questione, ieri mattina mi è arrivato un messaggio su whatsapp da Giacomo Perocchio: “Vorrei ricordare per dovere di cronaca che io deleghe formali sul cit non ne ho mai avute , è una vostra invenzione. Mi sono solo appassionato alla questione. Andate a cercare sull’albo pretorio se volete. Forse meglio evitare falsità continue se no mi obbligate a sporgere querela. Che sia trotta, autostradale o bus company l’importante è che i dipendenti siano salvi. Buona giornata”.
Ieri sera invece mi è arrivato un altro messaggio, da un numero a me sconosciuto, con scritto: “Anche se non è il mio stile, gli avvocati mi consigliano di querelarvi!!!!”. Chi? Come? Chissà…
Prendo atto, a nome del Moscone, che Perocchio non aveva alcuna delega formale a risolvere la questione del Cit. Ci sono parecchie interviste sui giornali locali, e numerosi interventi in consiglio comunale, che testimoniano come il consigliere comunale sia stato il principale interlocutore politico sul Cit, ma ora sappiamo che si è “solo appassionato alla questione”. Bene, ne prendiamo atto.
Veniamo alle querele annunciate. È l’ennesima volta devo registrare “avvertimenti” di questo tipo. Non credo di aver commesso nessun reato, perché so che nel nostro paese, finora, è consentito a un cittadino di esprimere la propria opinione.
Mi è consentito dire, e lo ribadisco, che l’amministrazione guidata dal sindaco Cabella è stata un danno per la nostra città per moltissimi aspetti. Si tratta di un opinione politica che è condivisa da molti miei concittadini, perché i risultati della “rivoluzione del buon senso” sono sotto gli occhi di tutti. Capisco che a qualcuno possa dare fastidio questa affermazione, ma se io sono da querelare per questo, allora la lista dei novesi da querelare con me è molto lunga.
Ci sono domande che in questi giorni si stanno facendo molti novesi, e che solo un piccolo blog come il Moscone mette nero su bianco. Una su tutte: perché in prima battuta il Cit (con annessi e connessi) era stato venduto a Trotta per 150mila euro, e dopo che la società è fallita il tribunale è riuscito a venderla (senza il movicentro nel pacchetto) per 600mila?
Il 29/4/2022 Giacomo Perocchio acquistò una pagina su “Panorama di Novi” (vedi foto di apertura) per spiegare che avevano evitato il dissesto finanziario della Città. “In ogni caso credo che quando ci si mette in gioco e si fa politica le responsabilità, quelle vere, come questa, ognuno se le debba prendere”, scriveva allora. E oggi?
Ti è piaciuto questo articolo? Offrici un caffè con Ko-Fi
Segui il moscone su Telegram per ricevere una notifica ogni volta che viene pubblicato un nuovo articolo https://t.me/ilmoscone
4 commenti su “Perocchio: sul Cit non avevo nessuna delega formale, mi sono solo appassionato alla questione. E minaccia querele”
Comments are closed.
La mia solidarietà ad Andrea Vignoli. Si tratta di tentativi di intimidazione che vanno segnalati alle autorità. La libertà di espressione e opinione è un diritto di tutti i cittadini.
La libertà di espressione , non giustifica , perchè una persona con pubblica visibilità ha nelle sue parole un peso maggiore.
E’ lo stesso dei famosi pacchi , errare humanum est, perseverare autem diabolicum
Massima solidarietà ad Andrea Vignoli. Novi è stata governata da persone che non avevano nè le capacità nè la volontà di essere di aiuto ai cittadini novesi.
Quindi non solo hanno fatto tanti pasticci , ma si arrabbiano quando qualcuno fa notare i loro errori. Inoltre , questi continuano con i loro modi ad avvelenare il clima come è descritto giustamente nell’articolo.Lo dimostra oltre questi fatti , che sono insieme a Bertoli persona poco affidabile , ma nonostante ciò lo hanno preso in casa per i voti.
Quindi, se i nostri “Fantastici 4” avessero salvato il CIT e i conti della città (di Novi o di Alessandria, non si capisce bene), sarebbero assurti a supereroi (i quali, peraltro, non hanno avuto deleghe formali per salvare il mondo, si sono solo appassionati alla questione).
Purtroppo, come il film suddetto, è stato un flop clamoroso e quindi la prossima missione dei nostri “Fantastici 4” sarà quella di pararsi il lato B e rifarsi una verginità morale magari incolpando il tipografo che ha stampato i manifesti che il Perocchio, per modestia s’intende, non ha letto. Se l’avesse letto, avrebbe scoperto che c’è scritto PROTAGONISTI e, a casa mia, il protagonista è responsabile (delega o meno).
Se io aiuto un vecchietto ad attraversare la strada e lo stesso viene investito, non posso dire che non avendo avuto la delega scritta posso querelare chi mi accusa di negligenza. No?