Dopo l’impianto che sorgerà lungo di fronte all’aeroporto, in arrivo a Novi un altro grande impianto che sorgerà su 6,67 ettari di terreno agricolo nel basso Pieve.
L’impianto sarà realizzato dalla Juwi development 11 di Verona, una società attiva dal 2007 nel campo delle energie rinnovabili. L’impianto sorgerà in strada San Bartolomeo, nei pressi dell’autostrada A7, e produrrà energia elettrica per una potenza di 4096,98 KWh (4 MWh). Nella vicinanze a ridosso dell’autostrada esistono già du impianti fotovoltaici, che coprono complessivamente un’area di 12 ettari.
Al comune di Novi Ligure l’azienda verserà, a titolo di misure di compensazione ambientale, la somma di 50mila euro più Iva da utilizzarsi per la realizzazione di un’area giochi in ambito urbano.
La richiesta di autorizzazione è stata presentata alla Provincia di Alessandria. Sotto, l’articolo sulla centrale che sarà realizzata di fronte all’aeroporto, su una superficie di circa 13 ettari.
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Un commento su “Un nuovo grande impianto fotovoltaico nei campi del basso pieve”
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Si continua a consumare suolo agricolo.
E le “compensazioni” ridicole per importo, per una ennesima “area giochi” , che di per se’ implicherebbe una carenza di spazi per una popolazione giovanile in netto calo, mentre in realtà le prcedenti “aree giochi” esistestenti sono poco utilizzate o abbandonate (Parco Aurora docet, ma anche via Testa, che era una di queste e ora resta una zona asfaltata con UNA panchina, ma che dire di quella della zona cooperative in via Turati, o di quella a ridosso della circonvallazione prossima a via san giovanni bosco, o al G3, o su viale Pinan Cichero, o su via dei Mille all’incrocio con via Monte Pasubio…) e alla lunga daranno origine soltanto a degrado e\o altri costi per i cittadini, per la manutenzione, o per il rifacimento in toto, o per la bonifica nel caso si volesse riutilizzare lo spazio.
Il fotovoltaico nei paesi civili, si veda la Germania, utilizza spazi altrimenti irrecuperabili, e i tetti sia privati che industriali.
Sarebbe meglio creare nuove aree a verde, piantando alberi veri, per sopperire alla qualità dell’aria sempre meno respirabile, al surriscaldamento del suolo, alla siccità sempre peggiore.