64% a 36%

Tra domenica e lunedì i novesi sono tornati ai seggi elettorali; uno dopo l’altro hanno deposto nell’urna la propria scheda, dopo aver crocettato il nome del candidato prescelto. Il risultato è inequivocabile, senza se e senza ma: si può parlare di una Caporetto per l’ex (peraltro già ex-ex-ex) candidata Sindaca o, forse, di un bel cappotto?

64 a 36 è come dire che Muliere ha raccolto due terzi dei consensi, mentre la sua competitor soltanto un terzo, il che fa più effetto.

Essendo Novi la Città dei Campionissimi, si preferisce paragonare il risultato della competizione elettorale al mondo del ciclismo – fatte, evidentemente, le debite proporzioni -. Ha vinto il tandem Muliere-Tedeschi proposto dal centrosinistra, con un forte distanziamento sulla seconda in gara; a commento, si potrebbero ricordare le parole del radiocronista Nicolò Carrosio quando Fausto Coppi, nel 1946, vinse la Milano-Sanremo con 14 minuti di vantaggio sugli inseguitori. Il giornalista, dopo aver decantato la vittoria dell’Airone, non sapendo più cosa raccontare agli ascoltatori, disse: “… In attesa dell’arrivo degli altri ciclisti, trasmettiamo musica da ballo”. 

Sempre ciclisticamente parlando, si potrebbe paragonare la “Signora in azzurro” al corridore Gaetano Belloni, eterno secondo, essendo Ella veterana delle sconfitte. Belloni, per oltre ventisei volte, fu lasciato da Costante Girardengo “a mangiare la polvere” del selciato. Invece la maglia nera, già di Luigi Malabrocca, piazzatosi sempre ultimo al Giro d’Italia, dovrebbe essere assegnata al nipote dell’ex Sindaco, rimasto al palo (obtorto collo) fin dal primo turno elettorale.

Tuttavia un dato risulta preoccupante, quello della scarsa affluenza degli elettori alle urne, segno della disaffezione generalizzata alla cosa pubblica. Si potrà affermare che è una situazione generale: considerazione vera, ma ognuno deve fare la sua parte. È assolutamente urgente che, soprattutto coloro i quali hanno vinto, cerchino di recuperare terreno. Si può tentare questa impresa ormai necessaria aumentando, in primo luogo, la partecipazione delle persone; è necessario governare con trasparenza, onestà e serietà, soprattutto con competenza, facendo sentire ai cittadini che la città è di tutti, e non di pochi eletti. È necessario allontanare il sospetto che chi entra in politica lo faccia, esclusivamente, per costruirsi una carriera, o, peggio, per trovare un’occupazione. Gli eletti devono SEMPRE operare con spirito di servizio.

Si spengono le luci, tacciono le voci: SIPARIO!

È finita com’era facile prevedere, senza neppure l’apporto di chiromanti, o sedute spiritiche, o sondaggi farlocchi. Il risultato finale della campagna elettorale novese era già scritto in quello scandaloso (ad essere gentili) manifesto del centrodestra riappiccicato. Si potrebbe affermare che il centrodestra ha ricevuto dagli elettori novesi una Porta(ta) in faccia.

C’era solo da attendere il responso delle urne per conoscere con esattezza con quale percentuale avrebbe perso le elezioni la veterana delle sconfitte “Signora in azzurro” ed il suo temporaneo consorte e, soprattutto, quanti voti avrebbe ottenuto il centrosinistra, con alla testa Muliere e Tedeschi. La città ha scelto l’usato sicuro e NON colei che, pur non essendo una “sgarsorina” nella corsa alla poltrona di Sindaco, ci ha provato per l’ennesima volta. 

Se ha perso – diciamolo – è a causa di tutta quella gentaglia che ha votato per il centrosinistra.

Sia chiaro, non si fanno questioni personali. Tuttavia, con la sua sconfitta ci siamo liberati, definitivamente, di un periodo triste e disastroso per la città, gestita – si fa per dire – da persone ambiziose, che non hanno guardato in faccia a nessuno pur di primeggiare e di far carriera politica (si precisa che la “Signora” non faceva parte della passata Amministrazione comunale). Ci si rifiuta di pensare che coloro i quali hanno condotto varie azioni nei tre anni “incriminati” non fossero consapevoli di quanto stavano conducendo: si veda, una fra molte, la “donazione”, ad Alessandria, gratis et amore dei, di circa cinque milioni di euro. Diversamente? Si lascia alla fantasia dei lettori trovare una definizione corretta per costoro. 

Incuranti delle sorti della città, i precedenti Amministratori – o sedicenti tali – hanno iniziato a litigare il giorno successivo alla loro vittoria del 2019; in primis, su come distribuire le diverse poltrone (dalle quali la “Signora in Azzurro” è stata esclusa per molto tempo, e proprio dal nonno di colui con il quale si è “maritata” temporaneamente, per il ballottaggio). 

I perdenti, incuranti della brutta figura, all’inizio della campagna elettorale hanno litigato per esprimere un candidato Sindaco, fino a presentarne due (che avrebbero potuto essere, addirittura, tre, se selfie-man non avesse messo da parte, temporaneamente, il proprio ego).

Hanno poi continuato a litigare per tutta la campagna elettorale; e anche in questo caso si tralascia l’elenco delle ingiurie reciproche, più o meno velate, ma espresse sempre incuranti delle brutte figure.

Infine, dopo aver accusato una sonora legnata al primo turno, hanno tentato, sempre incuranti delle figuracce, di rimettersi insieme, appiccicandosi l’un l’altra, indifferenti ed irrispettosi dei propri elettori. 

Colti dalla disperazione, se la sono presa con tutti, in special modo contro coloro che sarebbero andati a votare per Muliere; si segnala la provenienza di tale elettorato, non solo di sinistra (anche tra chi volta a destra c’è tanta gente per bene). Qualcosa vorrà pur dire … Mediteranno i perdenti?

Di quanto accaduto, potranno accusare il Mungitore, che comunque si ritroveranno ‘n te struse in Consiglio comunale; ma le colpe sarebbero da ripartirsi in parti uguali fra i diversi soggetti, in primis il nipote dell’ex Sindaco, nonché ex candidato alla poltrona di Sindaco e ex aspirante alla carica di Segretario provinciale della Lega.

Al loro posto (ma si sta bene così, in mezzo alla gentaglia) si farebbe qualche riflessione … ma per tale operazione ci vorrebbe tanta, tanta, umiltà, che non si può comprare al mercato di piazza XX settembre o in quello, da loro più volentieri frequentato, di via Garibaldi.

Gent…aglia come noi

Sul finire della campagna elettorale uno scandaloso manifesto, invitante a votare per la “Signora in Azzurro”, allertava i novesi di non lasciare Novi in mano a gentaglia e spacciatori, come avevano fatto coloro i quali avevano governato la città nei decenni precedenti (si ricorda, per la cronaca, che tra il 2019 e il 2022 ha governato il centrodestra).

Non si conosce chi sia stato l’ispiratore di tale messaggio, anche se, in proposito, ci si permette di fare supposizioni; non si sa neppure se la Mente Pensante, nell’elaborazione dello slogan, sia stata in preda ai fumi dell’alcool o di qualche sostanza stupefacente. Tuttavia, è chiaro sia stato un gesto disperato, determinato dalla rabbia, dalla consapevolezza inconscia di aver già perso, anche per aver condotto, ancora una volta, una battaglia fallimentare in partenza. E, non a caso, qualcuno ha persino postato sui social notizie false: per la serie “calunnia, calunnia, qualcosa resterà”. Oppure qualcun altro, forse nel vano tentativo di raccattare qualche voto, ha pubblicato un post omofobo proprio il giorno precedente al voto, salvo poi smentirlo. A quanto pare, però, il linguaggio utilizzato appartiene proprio a tale persona, fino al ballottaggio, guarda caso, responsabile novese di Fratelli d’Italia (con nomina indicata dai Fratelli casalesi), defenestrata dai suoi proprio il giorno stesso del ballottaggio.

Del manifesto incriminato, però, più o meno direttamente, la responsabile è stata la ex-ex-ex-ex candidata Sindaca, che, con eleganza, si continua ad appellare “Signora in azzurro” (mica si è gentaglia). Non si può affermare che Ella non sapeva, oppure che, se c’era, dormiva, oppure che era intenta a stirare. 

Sarebbe un bel gesto se l’eterna seconda, distinguendosi da tanta imbecillaggine, ignoranza e volgarità, chiedesse umilmente, con un manifesto di pari dimensioni,

SCUSA

ai novesi e alla città (non prima di aver guardato bene in casa della sua coalizione).

Novi sarà bellissima

Novi tornerà ugualmente ad essere bellissima, non ci sarà neppure bisogno di interventi di chirurgia plastica. La pluricandidata “Signora in azzurro”, trombata (licenza poetica) per ben quattro volte,ex-ex-ex-ex candidata Sindaca, ora potrà dedicarsi, con successo, ai lavori domestici, così come ha spiegato in campagna elettorale.

Bye, bye, baby

Viene escluso dal Consiglio comunale il giovin segretario della Lega d’Neuve, nonostante abbia dato tutto se stesso (più di così, proprio non poteva). Chissà se, dopo questa ennesima figuraccia, eliminerà del tutto e per sempre dalla sua pagina Facebook la dicitura: “… precedentemente Assessore al Bilancio del Comune di Novi Ligure”. Se proprio non riesce a cancellarla, si suggerisce di aggiungere un laconico: Appunto!

Meglio il calcio

La transfuga del terzo polo ora potrà dedicarsi, anima e corpo, alla squadra del cuore. Potrà sempre candidarsi alla Presidenza del Club calcistico del Monte Tobbio, certa di essere eletta al primo turno con il 100% dei consensi.

Andar per cantieri

Selfie-man, nostalgicamente, potrà continuare ad andar per cantieri, associandosi ai pensionati-sorveglianti dei lavori pubblici. Sarebbe però consigliabile evitasse di immortalarsi, essendo ormai membro esterno all’Amministrazione comunale (e anche lui sa chi deve ringraziare).

Ostriche e champagne

Avviso: non sarà più consentito trascorrere serate a pasticcini, ostriche e champagne, a scrocco.

Scranni

Dove siederanno in Consiglio il Mungitore, l’ex candidato Sindaco – nipote dell’ex Sindaco – e l’ex Presidente del Consiglio comunale? È una domanda che tormenta e toglie il sonno. Affinché gli scranni dell’opposizione non diventino un ring, pare si stiano approntando robusti pannelli divisori, da collocarsi fra i membri dell’armata Brancaleone (forse sarà allestito anche un tavolo da stiro).

Quelli che

Infine dedichiamo la sconfitta del centrodestra novese a quelli che: Armando Pagella mi ha insegnato a governare Novi, quelli che: Oreste Soro mi ha sempre ispirato, quelli che Egidio Sonsino mi ha insegnato a far politica. Per dirla con il sommo poeta: “il bel tacer non fu mai scritto”.

Messaggio subliminale

Cara, son le otto del mattino ed ancora stai dormendo: hai già fatto le valigie?

Il Malalingua

Ne azzeccasse una…

Le riflessioni successive sono impaginate con un carattere più piccolo, proporzionato al risultato elettorale. 

C’è un tipo ondivago il quale, nonostante le botte elettorali che continua a prendere da anni, persevera nel lanciare anatemi a sinistra e a destra (preferibilmente a sinistra): parrebbe rancoroso a causa dei suoi trascorsi. Può sempre trastullarsi con le sue ben 20 preferenze (taluni dicono essere fin troppe) ottenute al primo turno elettorale; ma è tutta colpa degli elettori, che non lo capiscono! Chissà se questa ennesima sconfitta lo porterà a riflessioni su se stesso, o se invece continuerà a fare l’oracolo, dispensando consigli o elaborando previsioni. Ne azzeccasse una…. 

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il Malalingua

2 commenti su “64% a 36%

  1. Bene.
    Detto delle sciocchezze autolesionistiche dell’estrema destra, ora si parta.
    Sarebbe intanto molto opportuno cercare di recuperare i 5 milioni rubati dai mandrogni ai novesi. Nulla è stato fatto sulla Bormida, e per fortuna sono ancora tutti lì, fermi e disponibili. Il sindaco di Alessandria, dello stesso partito di Rocchino, non potrà che restituire il maltolto, ora che il partito di molinari è fuori da entrambe le stanze dei bottoni.
    Si attendono velocissimi riscontri per incrementare la fiducia dell’elettorato assenteista. Non sarà difficile, basta applicare la formula enunciata poco sopra:
    “è necessario governare con trasparenza, onestà e serietà, soprattutto con competenza, facendo sentire ai cittadini che la città è di tutti, e non di pochi eletti. È necessario allontanare il sospetto che chi entra in politica lo faccia, esclusivamente, per costruirsi una carriera, o, peggio, per trovare un’occupazione. Gli eletti devono SEMPRE operare con spirito di servizio.”
    SEMPLICE E CHIARO. Anche se sarebbe meglio chiarire che la “competenza”, senza la DOVEROSA trasparenza, onestà e serietà, è solo un’attrezzo pericoloso che rischia di fare gravissimi danni al bene comune e alla collettività. Di legulei e tecnici disonesti meglio fare a meno, per quanto la sappiano lunga agiranno sempre per interessi diversi da quelli dei cittadini novesi.
    Vedremo presto se si riuscirà ad applicare questa FORMULA AUREA.
    Le nomine in giunta e nelle partecipate, la politica delle assunzioni (non per nepotismo e clientele, ma TRASPARENTI, per veri titoli ed esami) diranno presto se malalingua, al netto delle sue inesattezze dialettali, sarà stato ascoltato.

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