Pare ormai cosa fatta, salvo ripensamenti dell’ultima ora, l’apparentamento tra le due destre. Giacomo Perocchio, uscito sconfitto dalla battaglia elettorale, andrà a sostenere l’avversaria Maria Rosa Porta.
Dal punto di vista elettorale cambia poco: gli elettori comunque troveranno nella scheda elettorale i nomi di Muliere e Porta. La differenza è che sotto il nome della Porta gli elettori troveranno, oltre che i simboli di Forza Italia e Fratelli d’Italia, anche quelli delle liste che hanno sostenuto Perocchio, ammesso che tutte convergano sull’apparentamento.
Cambia molto invece il riparto dei consiglieri, perchè occorre rifare i conti.
ll calcolo dei consiglieri eletti diventa complicato, in caso di vittoria di Muliere. Non cambieranno i nomi dei consiglieri di maggioranza, ma cambieranno quelli di opposizione. Secondo alcuni, oltre a Maria Rosa Porta, entreranno in consiglio Marco Bertoli e Andrea Bidone per Fratelli d’Italia, Oscar Poletto per Forza Italia, Giacomo Perocchio e Pino Dolcino per la Lega. La differenza è significativa sopratutto per il Movimento 5 stelle: senza apparentamento, sarebbe entrata in consiglio Lucia Zippo, invece con l’apparentamento salirebbe Andrea Bidone e salterebbe il posto per Zippo.
Secondo altri, invece, il conto non cambierebbe in modo così significativo e resterebbe il seggio per Lucia Zippo. Solo i conti ufficiali della commissione elettorale daranno la risposta ufficiale a una questione che non è politica, ma matematica.
In caso di vittoria di Maria Rosa Porta, entrerebbero in maggioranza Bertoli, Bidone, Ferrarese Poletto, Perocchio, Murini (lista lavoriamo per Novi) e Accili. Per l’opposizione, entrerebbero Muliere e 5 consiglieri del Pd: Patelli, Moro, Gugliermero, Gobbato e Lolaico.
L’effetto più evidente dell’apparentamento, quindi, potrebbe essere quello di aver tolto la possibilità di entrare in consiglio a Lucia Zippo, che vedrebbe sfumare il suo quarto mandato. I calcoli dovranno però essere confermati dalla commissione elettorale, perchè pochi voti fanno la differenza in questi casi.
Un epilogo degno più che della politica, di una telenovela. Nel 2019 Marco Bertoli riuscì a riunire il centro destra, e lo portò alla vittoria. Tre anni dopo, ne decretò la fine anticipata. Proprio sul nome di Bertoli si è spaccato il centro destra in queste elezioni. Per la Lega Bertoli era il traditore, inaccettabile come alleato. Ora, a una settimana dal voto, scoppia la pace e sono di nuovo tutti insieme. Appassionatamente.
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Un commento su “C’eravamo tanto odiati: scatta l’apparentamento tra le due destre.”
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È proprio vero, pur di vincere si getta la maschera e gli ipocriti si palesano dimenticando il passato. Spero che i novesi si ricordino cosa i 3 terzi dei personaggi di destra hanno combinato nei tre anni al governo della città, se così non fosse, povera Novi. Bisogna essere veramente senza vergogna complimenti a lega fratelli d’Italia forza Italia e compagnia cantante. Tutto questo se veramente dopo essersi sputtanati a vicenda si rimettono insieme.