Comprereste un’auto usata da costoro?

Chi l’avrebbe mai detto che domenica scorsa sarebbe finita così?  Per citare Luigi Pirandello, spesso la realtà supera la fantasia: “…La realtà, a differenza della fantasia, non si preoccupa di essere verosimile perché è vera”. 

Chi, domenica mattina, avesse percorso via Girardengo, avrebbe trovato l’ex sede dell’ex candidato Sindaco della Lega “sbarazzata”, spogliata di ogni carabattola elettorale. Vuota, simbolicamente attestante lo sbando (si potrà affermare?) in cui era precipitato il suo Comandante a causa del modesto 7,10% di consenso – pari a 724 voti – ottenuto nell’agone elettorale. Non per rigirare il coltello nella piaga, ma si ricorda che solo quattro anni fa la Lega aveva conquistato oltre il 30% di preferenze, pari a 4.256 voti (per la cronaca meno 3.532 voti). È proprio il caso di dire, parafrasando ora una celebre frase di Pietro Nenni: “Post pieni, urne vuote”. Qualcosa dovrà pur significare, o no? (E non è il caso di far spallucce).

Nella sede della “Signora in azzurro”, invece, campeggiava la consueta immagine della Presidente del Consiglio, tanto che Bastiano brontolava: “Ma lè anche chi?”. Arretrata (e non per deferenza) l’immagine di colei che ha promesso: “Novi diventerà bellissima”. L’icona, tuttavia, era molto in ombra (un presentimento?) … Forse qualcuno, distrattamente o, meglio, freudianamente, aveva spento la luce che doveva illuminare l’immagine. Si suppone, però, che il telefono della Signora, fin dalle prime ore mattutine, fosse rovente.

Tutto è iniziato intorno alle ore 10:00. Dopo il meritato riposo, le “corazzate” (si fa per direun po’ acciaccate delle due coalizioni di centrodestra avrebbero dovuto incontrarsi; ma, dopo aver gustato un cornetto presso una famosa pasticceria cittadina, tardando ad arrivare il cappuccino, l’incontro è stato rinviato alla tarda mattinata, intorno al mezzodì. A quell’ora, però, gli agnolotti erano pronti e rischiavano di scuocere. “L’agnolotto non può attendere”, disse qualcuno, per cui l’incontro del rassemblement – dicesi anche formazione organizzata di elementi omogenei o affini, o raggruppamento, o coalizione (su questi significati si può anche ridere) – è stato nuovamente rinviato e convocato per il pomeriggio.

Dopo la lunga (non si sa se meritata) pennichella, durata sino alle 18:00 circa, finalmente l’incontro ha avuto inizio; non c’è che dire, un vero evento, roba da fuochi d’artificio strepitosi che neppure si vedono alla Madonna della Neve. Alcuni dei protagonisti, però, avevano mangiato troppi agnolotti, per cui sono rimasti assopiti, neppure risvegliati dai fragorosi botti. 

La realtà supera spesso la fantasia.

I continui rinvii erano stati generati, manco a dirlo, dalle beghe interne al centrodestra. 

La signora in azzurro”, con ago e filo, tentava di ricucire gli strappi, o, meglio, le lacerazioni del centrodestra novese (poi avrebbe stirato, come aveva fatto sapere in uno spot elettorale), probabilmente pressata dai Fratelli casalesi. 

Dall’altra parte l‘ex candidato Sindaco della Lega ‘d Neuve, probabilmente pressato, a sua volta, dal Comandante (o mio Comandante) provinciale, forse non particolarmente felice, tentava di portare le sue truppe all’abbraccio (mortale, si potrà dire?) con la Signora. Anch’egli cercava di ricucire, ma era rimasto senza ago e, soprattutto, senza filo (e alla domenica le mercerie sono chiuse). Nei due schieramenti, fra l’altro, non mancavano coloro i quali, come Penelope, disfacevano quello che era stato, più o meno pazientemente, cucito.

L’obiettivo, probabilmente, era faticosamente perseguito da entrambi nel timore che, a livello provinciale, potesse saltare il “baracchino”.

Ma, come dice la saggezza popolare, i conti non si possono fare senza l’oste. Pare che in un angolo del locale c’era chi, ignaro di quanto stava accadendo, sorridente mostrava una bottiglia di champagne, in attesa di stapparla e di essere fotografato. Bastiano, che si trovava a passare da quelle parti con alcuni amici, pare abbia esclamato: “U sarà meju cus cata ‘na gasuesa”.

Radio scarpa racconta che la condizione affinché selfie-man aderisse all’accordo era che la “Signora in azzurro” lo nominasse anzitempo Vice Sindaco: una sorta di incontro al buio. La richiesta potrebbe essere recepita come una sorta di vendetta nei confronti della “Signora”, la quale gli aveva “soffiato” al “fotofinish”– complice il grande vecchio venuto da Bosco Marengo – la candidatura a Sindaco; per questa ragione il suddetto aveva abbandonato gli Azzurri, cui era affiliato da lunga data.; e, a sua volta, la “Signora” serbava vivo il ricordo di essere stata da Lui defraudata della poltrona da Vice Sindaco dopo le elezioni del 2019. 

Non è dato sapere cosa pensassero i “LavoratoriXNovi”, che pure erano usciti dal cilindro della Lega ‘d Neuve; ma, si sa, la domenica los trabajadores riposano.

Neppure è dato sapere cosa pensasse il Mungitore (considerato da più parti la pietra dello scandalo) dell’inciucio (si potrà dire?) che stava per avverarsi; forse si era rifugiato nella sua stalla a mungere le vacche, appunto.

Poi il Big Ben ha detto STOP.

Il tempo a disposizione, tra continui ed estenuanti rinvii, era infine scaduto; non c’era spazio nemmeno per i tempi supplementari. 

E così, si immagina non senza problemi, l’unica compagine che ha aderito all’accordo, obbedendo al Generale provinciale, è stata quella dell’ex candidato della Lega con le sue ormai esigue truppe. La dote che quest’ultimo porta al matrimonio di convenienza, o, se si preferisce, all’inciucio, ammonta a quota 7,10%. Dunque, almeno sulla carta, aggiungendo questa percentuale al 20,74% ottenuto dalla “Signora in azzurro”al primo turno, il totale di preferenze disponibili per la nuova corazzata ammonta al 27,84% e lascia dispersi il considerevole 11% dei voti raccolti al primo turno da Lega e satelliti. SENSAZIONALE!

Non ha aderito all’inciucio selfie-man, ormai messo in un angolo; non essendo stato invitato al matrimonio, il giorno successivo si è inca … volato e ha dichiarato di lasciar liberi i propri elettori nell’esprimere il voto al ballottaggio. 

Non hanno aderito neppure los trabajadores ferial, forse finiti in cassa integrazione.

La posizione della lista della fuggitiva dal terzo polo non è pervenuta. Eppure, avrebbe potuto determinare una svolta con il suo congruo contributo per il ballottaggio, forte dei suoi ben 80 consensi, pari al considerevole 0,78% … Un po’ dispiace, come direbbe la Signora Coriandoli, al secolo Maurizio Ferrini. Si presume che la Capo … lista, domenica scorsa, fosse intenta a pensare alla squadra di calcio del cuore, visto che, subito dopo il suo eclatante risultato, aveva scritto su un post: “Qui noi ci preoccupiamo del ballottaggio, ma l’Inter rischia di vincere la Champions!!! FORZA JUVE SEMPRE”, dimostrando un grande, sincero e senza pari attaccamento alla Città. So’ soddisfazioni per i suoi ottanta elettori che, si presume, non siano tutti di fede bianconera.

Non si sa neppure se l’ex candidato Sindaco abbia commissionato sondaggi farlocchi, come quello che aveva fatto indispettire la “Signora in azzurro” con la quale, ora, è “convolato a nozze”: un matrimonio che durerà solo quarantotto ore. “Dura minga”, avrebbe detto Ernesto Calindri, “non può durar”.

Sarà una impressione, ma il centrodestra così riappiccicato (e non rappacificato) è destinato a subire una sonora legnata al ballottaggio.

Comprereste un’auto usata da costoro?

Il Malalingua (facente parte, inutile dirlo, della gentaglia che voterà per Muliere).

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