Cronaca di un doppio confronto

Con due serate consecutive si è tenuto il confronto tra gli aspiranti sindaci , di cui uno ospitato nella magnifica sala della biblioteca , completamente affollata con molto pubblico costretto a rimanere fuori della sala.

D’altronde se si considera che i candidati sono 230, era più che normale prevedere un’affluenza così massiccia , forse andava ponderata una collocazione più capiente per un evento così importante. Va dato comunque merito al candidato che l’ha promosso e fortemente voluto. L’indecisione di quasi tutti gli altri candidati a partecipare non ha di certo facilitato l’organizzazione.

Il confronto non ha prodotto delle novità sostanziali, d’altronde il pubblico presente è già motivato nella scelta di campo a prescindere dalle argomentazioni programmatiche, difficilmente sposteranno l’intenzione di voto. Comunque il confronto è stato condotto al meglio dalla sempre brava conduttrice Tiziana Piu anche se l’orizzonte politico, al di là delle consuete argomentazioni d’intenti, esposti con ottima dialettica.

Non è mancato un accenno pepato, tra botta e risposta tra due esponenti della passata amministrazione. Il chiacchiericcio fuori dalla sala non ha di certo agevolato il confronto , ma con un numero così cospicuo di attori era tutt’altro che facile.

La novità è stata la decisione dell’organizzatore, di solito questi confronti vengono organizzati da persone terze. Qualche idea è stata prospettata , andrebbe capita e approfondita ma soprattutto, l’organizzatore ha ottenuto l’attenzione di una sala gremita e per un new entry non un risultato di poco conto.

Di tutt’altro tenore organizzativo si è dimostrato il confronto tenutosi al magnifico quanto storico teatro Marenco con un pubblico numeroso e attento, il quale con la disponibilità di 500 posti tra platea e loggione non ha generato affollamento anzi parecchi gli spazi vuoti sopratutti nel parte nobile, dimostrazione che il pubblico è sempre il solito.

Una perfetta acustica è un pubblico disciplinato e attento che ha consentito una perfetta ricezione dei dialoghi. Promosso dalla fondazione Marenco, sui temi della cultura e del teatro nella nostra città, tendenzialmente a sondare le intenzioni politiche degli aspiranti sindaci; i quali, hanno fornito con convinzione unanime sull’importanza della cultura con qualche suggerimento sul modo di diffonderla anche con un coinvolgimento popolare più ampio alle rappresentazioni teatrali .

Mentre sul sostegno economico , le intenzioni hanno messo in evidenza un impegno evanescente in prospettive di un cartellone ambizioso per la cui realizzazione richiede consistente risorse , non sufficienti solo con le entrate dirette. Gestito con professionalità pelosa, dal direttore artistico Giulio Graglia che ha formulato tre domande specifiche, uguali per tutti con il tempo contingentato scandito dal video cronometro sul grande schermo, alle spalle dei candidati allineati di due minuti per domanda, entro il quale il candidato esprimeva le sue intenzioni programmatiche.

Le risposte attraverso svariate argomentazioni , tutte importate alla necessità di salvaguardare la gestione del teatro indispensabile per preservare e diffondere cultura con una ricaduta sulle varie attività economiche della città, soprattutto nel commercio e nel turismo.

Non è mancata la cronistoria dell’attività delle precedenti amministrazioni e l’impegno politico per la realizzazione del restauro e le notevoli risorse che si sono dovuti reperire, sia nel pubblico sia nel privato e quelle necessarie per mantenerlo efficiente e in attività. Che il confronto abbia convinto gli scettici, che sono tanti, a cambiare opinione e intenzione di voto, appare difficile, qualcuno è apparso fuori luogo, qualcun altro ha fatto prevalere la notevole esperienza, altri hanno formulato proposte innovative che vanno ponderate.

Al di là del confronto dei candidati, è apparso evidente l’interpretazione del direttore artistico, che non sottoposto allo scandire del cronometro , si è prodigato nell’espletare con dettaglio di particolari l’attività svolta come la necessità di sovvenzioni economiche, soffermandosi sulla gestione. Conclude invitando a salire sul palco, la presidente della fondazione Marenco, Geraldine Caraccia che non ha fatto mancare il proprio sostegno, aggiungendo: ”Un ulteriore obiettivo della nuova era è quello di riuscire a coinvolgere gli altri attori del territorio, per un dialogo virtuoso all’insegna della crescita valoriale e culturale dell’economia locale.”

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Francesco Giannattasio

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