Si era partiti col nuovo, in pensiero,
ci vorrebbe, si disse, mutamento vero,
un esterno, un neo, ci può anche stare,
ma la gente, Rocchino, volea a “ballare”.
Il Pd discuteva,l’animo diviso,
tra Tedeschi e Muliere, era indeciso.
Chi diceva: primarie! Così è per statuto,
e chi invece… scegliamo, con far risoluto.
Due candidati, onesti e di intuito,
Interruppero loro, sto cortocircuito.
Senza primarie, l’accordo arrivò,
il ticket coi due, al fin si pensò,
che poi a finire, con l’Acri pensiero,
chiamarono “tandem”, fa più condottiero.
Rocchino sindaco, tedeschi vice,
il Pd trovava, la giusta matrice,
il popolo pure, sembrava d’accordo,
finanche il civismo, così salì a bordo,
ed anche a sinistra del Pd Novese,
arrivò un aiuto senza tante pretese.
Due anime unite, in un’azione di fino,
segnò l’avvio di un nuovo cammino.
E mentre la destra si contrapponeva,
la sinistra novese si ricomponeva.
Rocchino e tedeschi, un legame vero,
una scelta da ammettere: fu il giusto pensiero.
La comunità concorde, con avvedutezza,
ha visto li, la tornata bellezza.
E il voto conferma senza apprensione,
Rocchino e Tedeschi, con ablegazione,
sognando un domani di prosperità,
in una Novi… senza più asperità.
PS: “Ablegazione” non è un refuso,
ma una parola di scarso uso,
dimenticata, (Perché? Chissà..)
e che vuol dire dignità
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2 commenti su “La filastrocca di Igo: Storia di una vittoria.”
Comments are closed.
No, ablegazione non significa dignità. Ma “dignità di ablegato”, ovvero essere un ablegato, ecclesiastico delegato dal papa per svolgere particolari funzioni (o incarichi o missioni…)
l’ode va completata:
“e navigarono così sottocosta
dimentichi ormai dell’antica batosta
ma poichè le poltrone erano molto accoglienti
trascorsero un lustro beati e dormienti
ed ogni promessa fu presto scordata
e si ritornò alla vecchia menata.”