“Sono un ladro di fiori e amo i tuoi colori” canta Blanco nella sua “Ladro di fiori”. Anche a Novi abbiamo un ineffabile ladro di fiori, che quasi tutti i giorni insieme al suo cagnolino li sradica dalle fioriere di un bar del centro. Fiori che vengono subito rimpiazzati dalla titolare, e che il nostro ladro puntualmente torna a sradicare.
La sua ora di azione è quella del primo pomeriggio, mentre la città è assonnata e pigra. Il nostro ladro agisce nonostante i cartelli che indicano la zona come videosorvegliata, e in effetti ogni volta le telecamere lo riprendono e lo registrano.
“Volevo partire senza passare da te – l’ultimo fiore nella tua cassetta – l’ultimo ricordo di me sarà su una bolletta” canta sempre Blanco. Ma più che su una bolletta, il ricordo è sullo scontrino del fiorista. «Ho speso quasi cento euro finora per rimpiazzare le piantine rubate – ci ha detto la titolare del Bar – ogni volta le telecamere lo riprendono, ma non sono mai riuscita a vederlo di persona era dirgli qualcosa».
Cosa spinga una persona a rubare, davanti alle telecamere, fiori da pochi euro, non lo sappiamo. Ma dubitiamo che sia il bisogno di adornare la propria casa e la mancanza delle risorse economiche per farlo.
“Vorrei avere i tuoi occhi per vedere chi sono davvero”, dice ancora Blanco. Speriamo che qualcuno di voi riconosca il nostro ladro, e gli dica che forse fa meglio a comprarli, i fiori, piuttosto che rubarli sempre nello stesso posto, davanti alle telecamere.
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