E se ripensassimo i fuochi d’artificio? Dite la vostra con il nostro sondaggio

La sera del 4 agosto, alle 22.30,  torna il tradizionale spettacolo pirotecnico. I “fuochi” verranno lanciati dallo stadio comunale, ma il pubblico non potrà godere lo spettacolo dagli spalti per  prescrizione della Commissione Provinciale Esplosivi della Prefettura. 

I fuochi saranno del tipo ad alta gittata, per cercare di diminuire l’impatto acustico, e saranno gestiti dalla ditta Pirotecnica Valfontanabuona di  Cicagna (GE), via Ceriallo 106. Il costo dello spettacolo, come da determina comunale, è di 19.520 euro iva inclusa. 

Lo spettacolo avrà una durata di  20 minuti con la presenza di fuochi, in prevalenza, ad alta gittata. Sempre per limitare il rumore, non saranno lanciati i botti iniziali di apertura  e chiusura, sostituiti da fuochi colorati ad alta gittata. 

Quella dei fuochi è una tradizione che risale molto indietro nel tempo, ma che ogni anno suscita anche lamentele da parte dei cittadini, soprattutto dai possessori di animali domestici che sono terrorizzati dalle esplosioni. L’udito degli animali è largamente più sviluppato e sensibile di quello umano e per questo motivo il rumore generato dai fuochi artificiali tradizionali reca loro non dei semplici fastidi, ma in molti casi gravi traumi. Stessi problemi per la fauna selvatica. 

La città si divide: da un lato chi ritiene che i fuochi siano un appuntamento irrinunciabile, e dall’atro chi ne farebbe molto volentieri a meno. Se oggi assistiamo alle lamentele di quanti non li vorrebbero, durante l’emergenza pandemia, quando i fuochi non sono stati organizzati per evitare assembramenti e conseguenti contagi, c’era chi si lamentava della loro mancanza. 

I fuochi non solo disturbano gli animali, ma possono essere fonte di incendio, soprattutto in estati aride come questa. 

Ma esistono soluzioni che permettano di salvare capra e cavoli? 

A quanto pare si. Alcune ditte si stanno specializzando in fuochi pirotecnici più  silenziosi, che promettono gli stessi effetti luminosi.  Ma la frontiera del futuro è quella dei fuochi elettronici, realizzati attraverso pattuglie di droni (foto di apertura e video sotto), comandati da un computer, che disegnano nel cielo immagini animate senza botti, né fuochi, ne inquinamento.  

Un esempio ne è stata la cerimonia di apertura dei giochi Giochi Olimpici di Tokyo dove nel 2021 la Intel, azienda in prima linea nella progettazione e sviluppo di sistemi di droni per spettacoli su larga scala, ha fatto volare nel cielo della capitale nipponica centinaia di droni luminosi dando vita ad animazioni come il globo terrestre e i cinque anelli olimpici. 

Gli spettacoli di droni offrono anche un vantaggio da non sottovalutare: possono anche disegnare in cielo scritte animate, e questo potrebbe far gola ad aziende in cerca di pubblicità che potrebbero “offrire” lo spettacolo in cambio di visibilità aerea. 

Voi che ne pensate? Dite la vostra con il sondaggio qui sotto.

I tradizionali fuochi d'artificio:
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andrea vignoli

Giornalista, scrittore, insegnante.

Un commento su “E se ripensassimo i fuochi d’artificio? Dite la vostra con il nostro sondaggio

  1. Io una cosa non capisco, perché tutto questo accanimento contro i fuochi d’artificio negli ultimi anni, sembra che siano diventati il male di questa nazione, quando penso che ci sia tanto altro si cui discutere e fare “guerre”. Come pure a capodanno sembra che la pirotecnica sia il diavolo fatto in persona. Anche quello al di là di come la si pensi è un lavoro con tutti i rischi e pericoli di ogni lavoro, che sfama famiglie a fine mese. Per certi versi fanno parte anche quelli della nostra tradizione. Ultimamente tutti ambientalisti e animalisti?
    Proviamoci a divertire che ne abbiamo bisogno, che poi quando li vediamo col naso all’insù diciamo tutti che sono belli.

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