Si potrebbe affermare che i Consiglieri di Forza Italia e Lega, a corto di argomenti – come d’altra parte durante gli anni in cui avrebbero dovuto governare la città, – stiano sbanattando, secondo un modo di dire popolare.
Avevano donato quattrini pubblici in lungo e in largo: come non ricordare i cinque milioni di euro andati ad Alessandria, anziché a Novi? (E, fortunatamente, in altri casi le regalie sono state bloccate). E ora si scandalizzano per ben 244 euro (dicesi duecento quarantaquattro, poco meno di cinquecentomila di vecchie lire) pagate dall’Amministrazione ad una Cooperativa per la sistemazione di un ufficio comunale; una spesa sicuramente inferiore a quella di certi viaggi, cene, bevande, ecc. ecc., sostenuta negli anni scorsi da un qualche esponente del centrodestra, impegnato in una qualche azienda partecipata.
Il tutto, con una sostanziale differenza non solo in termini di quantità di denaro sborsato – lapalissiana – ma di qualità dell’intervento. Infatti, nel caso del folle impegno di 244 euro, si è trattato di una spesa fatta in trasparenza (si comprende questa parola?), in assenza, si presume, della possibilità di attuare tale servizio mediante personale comunale; si sottolinea, inoltre, la necessità di tale operazione per mettere in condizione l’Assessore agli Affari sociali di ricevere regolarmente il pubblico (non si ricorda – che smemoratezza! – quali fossero le giornate di ricevimento del pubblico del precedente Assessore della Giunta di destra, né in quale stanza avvenissero gli incontri). Si rammentano invece perfettamente i comportamenti passati di qualche esponente di centrodestra: spese “con vuoto a perdere”.
Come direbbe Marzullo, una domanda sorge spontanea: l’attacco all’Assessore agli Affari sociali Rachida Hasbane, cittadina italiana di origini marocchine, per caso nascerà dalle sue origini? L’esborso affrontato dalla Amministrazione risulta alquanto ridicolo e per di più legittimo. Se si aggiunge il fatto che la Signora in questione è anche donna, il sospetto dell’atteggiamento discriminatorio di genere si fa strada … D’altro canto, anche nei confronti della Presidente del Consiglio comunale sono stati sferrati commenti malevoli, in quanto Ella si è resa rea di aver indossato la minigonna in una seduta del Consiglio medesimo. L’indumento proibito era stato “inventato” da Mary Quant una sessantina di anni fa, e, all’epoca, messo al bando solo da alcuni bacchettoni (i quali, magari di sottecchi, si lustravano gli occhi con le gambe in bella vista del gentil sesso).
Insomma, come si dice dalle parti di Trieste, forse per Lorsignori la donna dovrebbe essere piacente, “che la piasa”, ma rigorosamente silente, “che la tasa”, e, soprattutto, “che la staga in casa”, ovvero che se ne stia in casa.
In merito al caso che ha coinvolto l’Assessore agli Affari sociali, un’altra riflessione. La signora Hasbane è, di professione, mediatrice culturale; lavorava presso lo sportello immigrati del Comune di Novi qualche anno fa, quando la Giunta di centrodestra chiuse tale servizio, per poi riaprirlo, dopo varie proteste, sebbene in forma alquanto ridotta e senza la sua presenza; non si vuole affermare che la polemica odierna abbia un fondo di discriminazione politica o razziale (si è pronti a pubblicare una vibrata smentita), tuttavia, per onor di cronaca, è corretto raccontare lo svolgimento dei fatti.
Perché non lo avete fatto voi?
Infiamma anche la polemica in merito alla tassa rifiuti, la famigerata TARI; con l’arrivo delle nuove bollette ed i relativi importi da pagare si sono create non poche perplessità e proteste. La modifica sugli importi è stata introdotta durante il mandato del Commissario Straordinario e non dall’attuale Giunta, ma non è questo il punto. Il vero punto è l’inerzia che ha caratterizzato la Giunta di centrodestra, guidata da Gian Paolo Cabella, negli anni passati. Infatti in allora il centrodestra aveva rinviato l’attuazione della raccolta differenziata, porta a porta, per introdurla circa due anni dopo, posponendo però sine die l’applicazione della tariffa puntuale, che risulterebbe più equa. Questa ipotesi, che, pare, potrebbe essere operativa già dal prossimo anno, porterebbe a calcolare la tassa in base ai rifiuti realmente conferiti dalle famiglie; ovvero, pagherebbe meno chi differenzia in modo corretto, di più chi conferisce in maniera scorretta. E infatti a Tortona, dove la raccolta differenziata è partita prima e dove viene applicata la tariffa puntuale, i cittadini pagano cifre inferiori a quelle di Novi.
Prendendo a prestito la storica frase di un Assessore dell’ex Giunta di centrodestra, il pensiero sorge spontaneo: perché non l’avete fatto prima voi? Forse perché qualcuno dell’allora maggioranza ipotizzava di realizzare un termovalorizzatore, che avrebbe vanificato la raccolta differenziata. All’epoca, addirittura, era stata annunciata la formazione di un Comitato a favore del termovalorizzatore, o inceneritore che dir si voglia. A proposito, che fine ha fatto quel Comitato? È finito in discarica? (per restare in tema). Forse non è mai nato, anche perché la stessa Giunta regionale, anch’essa di centrodestra, aveva cassato la realizzazione di tale impianto sul nostro territorio.
Diamo a Cesare quel che è di Cesare, a Gian Paolo (e associati) quel che è suo (e loro).
Il Malalingua, una tantum
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