Mercoledì 13 corrente mese, nella sede degli amici dell’arte di Serravalle Scrivia si è tenuta una speciale serata sull’astronomia impreziosita dalla proiezione di storiche opere d’arte.
Devo premettere che la mia conoscenza dell’astronomia è allo zero tondo e considerando che ho dovuto farmi violenza per vincere la stanchezza di una dura giornata, rinunciando al comodo divano per la conferenza, interessato all’abbinamento artistico. L’argomento esercitava comunque un fascino particolare, e così è stato, ne sono rimasto entusiasta, l’interesse è andato oltre le più rosee previsioni.
A cominciare dalla relatrice Maria Antonietta Guerrieri, laureata in Matematica con una tesi di cosmologia del Big Bang ed ha insegnato Matematica e Fisica nelle Scuole Secondarie di Secondo Grado. Attualmente in pensione si dedica a tempo pieno alla sua passione: la didattica e la divulgazione dell’astronomia.
Appassionata di storia dell’astronomia e di gnomonica, vanta un curriculum di tutto rispetto per quanto riguarda la formazione in didattica dell’astronomia, l’organizzazione di scuole di didattica dell’astronomia, di giornate di studi e di conferenze.
La conoscenza, le esperienze e i prestigiosi riconoscimenti sono tanto estesi che sarebbe necessario numerose pagine dattiloscritte per menzionare tutto, vale per tutto affermare che è senza ombra di dubbio una dei massimi esperti e studiosi nazionali. Attualmente è responsabile della commissione Didattica Astrofili Italiani.
Approfittando della sua presenza per il periodo estivo, nel comune di Gavi, risiede abitualmente a Roma, il vulcanico presidente degli Amici dell’Arte Gianni Torchia, ha organizzato la splendida serata sull’astronomia, invitando la professoressa Guerrieri a darci un saggio delle sue conoscenze.
Nella sala completamente gremita, dopo l’introduzione delle professoresse Luisa Casaccia Gibelli e Silvana Rebora, l’astronoma ha tenuto incollate sulle sedie il folto pubblico, attento e interessato e con la sua voce pacata, sicura con la nitida proprietà del linguaggio, ha completamente catturato l’attenzione per tutta la durata dell’audizione.
Spaziando nei tempi remoti ha descritto l’astrologia, tra favole mitologiche e intuizioni scientifiche, con semplicità e chiarezza ha mantenuto costantemente una notevole disinvoltura, suscitato un grande interesse e l’attenzione dei presenti è andata oltre le più rosee previsioni.
Gli studi dell’astrologia è una delle scienze più antiche e molte società di tutto il mondo sono state affascinate in modo più o meno sistematico dallo studio del cielo e dagli eventi astronomici.
Sono stati decisivi per determinare lo scorrere del tempo, la sua misurazione e identificazione partendo dalla via lattea alle costellazioni fino alle comete, avvicendabile ai famosi dipinti che ne hanno dato un aspetto visibile con una presentazione da proiezione video a completamento dell’argomento specifico.
Comunque lo studio dell’astronomia è antichissimo, risale al periodo dei tempi, nel 2700 a.C. si realizzarono notevoli progressi , si intuirono in moto apparente dei pianeti, pur non essendo in possesso di strumenti di precisione, basandosi sulle posizione delle stelle, Con l’osservazione del moto lunare determinano che le fasi avevano tempi ben definiti, da qui l’intuizione che il sole, la terra e la luna si trovassero periodicamente nella medesima posizione. Questo consentì di suddividere il tempo in 360 parti, dando corso al sistema, una per ogni giorno, la durata del mese lunare e la fascia dello zodiaco e dell’eclittica.
La professoressa Guerrieri con una una semplicistica pacatezza, ha messo in evidenza la naturale magnificenza della scienza astronomica e come si occupa dell’osservazione dei fenomeni celesti nello spazio e le origini delle proprietà fisiche che continuamente vengono osservata con strumenti sempre più moderni,potenti quanto efficienti spostandola verso l’astrofisica, in una prospettive di ulteriori spettacolari scenari. Anche gli artisti hanno contribuito con le loro opere e intuizioni a dare una visione reale.
Opere che non sono da intendere solo come un dipinto ma l’universo viene raffigurato come una “ persona cosmica” con chiari riferimenti ai segni zodiacali.
E’ da notare che Giotto espose nel campanile di Firenze le corrispondenze tra pianeti e l’uomo e lo stesso Leonardo da Vinci inserì dei riferimenti astrologici. La più famosa è sicuramente il cenacolo.
L’associazione dei mesi e dello zodiaco, fu realizzata nel battistero di Parma, per la prima volta, con la realizzazione di altorilievi.
La stessa Novi vanta di possedere l’unico meridiana che indica le ore italiche, che permette di sapere quante ore mancano al tramonto del sole e una basata sul calendario rivoluzionario francese. Si trovavano sulla facciata del palazzo Negroni. Sopra le due meridiane è rappresentata la dea Minerva che conduce il carro del sole contornato da pitture zodiacali.
E’ unica in Italia, la meridiana a ore decimali, è una rarità, sopravvissuta e ne esistono solo ad altri due esemplari localizzati all’estero. (Francia e Boston)
L’iniziativa sponsorizzata dal comune di Serravalle, la cui amministrazione, pone particolare attenzione a queste iniziative e nell’occasione egregiamente rappresentato dalla consigliera Cristiana Vacchina e dal prof.Ennio Moncalvi dell’UNIDuevalli Borbera e Scrivia Libera Università di ogni età. folto il gruppo di insegnanti e docenti tra gli spettatori che alla fine non hanno fatto mancare il loro apporto di domande molto pertinenti che ha ulteriormente arricchito il contesto del convegno.
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