Grazie al progetto Legalità della scuola Ciampini, portato avanti in collaborazione con Libera – Nomi, numeri e associazioni contro le mafie, i cittadini novesi avranno l’occasione di incontrare un testimone diretto della stagione delle stragi che insanguinò il nostro paese 30 anni fa.
Giovedì 1 febbraio, alle ore 20,45 presso la sala conferenze della biblioteca civica di Novi Ligure, la cittadinanza avrà l’occasione di incontrare Angelo Corbo, testimone diretto della strage di Capaci, il 23 maggio 1992.
Angelo Corbo divenne agente di polizia nel 1987 e fu deputato a sorvegliare l’abitazione di Sergio Mattarella. Successivamente passò alla scorta del giudice Giovanni Falcone. Il 23 maggio del 1992 si trovava nella Fiat Croma azzurra che seguiva quella di Falcone, seduto dietro per controllare il lato posteriore. I tre uomini della sua auto riportarono gravi ferite, ma sopravvissero: con Angelo Corbo, c’erano Gaspare Cervello e Paolo Capuzza. Sopravvisse anche l’autista giudiziario Giuseppe Costanza, che si trovava seduto dietro, nella automobile guidata dal giudice Giovanni Falcone.
Morirono i tre agenti Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, oltre a Giovanni Falcone e alla moglie Francesca Morvillo. Angelo Corbo fu testimone di quanto avvenne quel giorno, poiché riuscì ad uscire subito dall’auto, benché ferito.
Dopo la strage di Capaci, ottenne il trasferimento alla polizia scientifica. Attualmente prosegue la battaglia contro la mafia parlando ai ragazzi delle scuole.
L’incontro fa parte della “scuola popolare di legalità” avviata da Libera e dall’associazione Parcival, che gestisce il primo bene confiscato alla mafia in Provincia di Alessandria, Cascina Saetta a Bosco Marengo. Lo scorso anno sono stati numerosi gli ospiti di questa iniziativa, presso il complesso monumentale di Santa Croce a Bosco Marengo. Tra di loro ricordiamo Luisa Impastato, nipote di Peppino Impastato; il magistrato Giacomo Ebner, inventore della “notte della legalità”; l’ex magistrato Giuseppe Ayala, pubblico ministero al maxiprocesso del 1986.
L’appuntamento con Corbo è molto interessante perchè cerca di fare nuova luce su quello che fu uno dei momenti più bui della storia del nostro paese, l’uccisione del giudice Giuseppe Falcone.
Nel suo libro “Strage di capaci: paradossi, omissioni e altre dimenticanze” Angelo Corbo racconta la sua vicenda umana e professionale, di agente di scorta di Giovanni Falcone e sopravvissuto alla strage di Capaci.
Dal libro di Corbo emergono domande che da trenta anni aspettano risposta: perchè la scorta di Falcone fu ridotta? Perchè la scorta fu composta in quel modo?
Corbo, uscito ferito dall’auto, ebbe modo di vedere Antonio Vassallo, la prima persona accorsa sul luogo della strage, un giovane fotografo che scattò le prime foto del terribile scenario.
Antonio Vassallo è stato ospite a Novi nel mese di aprile del 2022, in una partecipata conferenza in cui ha posto lo stesso interrogativo che si pone da anni, e che si pone anche Angelo Corbo: chi erano i due agenti di polizia che per primi arrivarono sul luogo della strage e che si fecero consegnare il rullino fotografico da Vassallo? Foto che sparirono per sempre. Forse avevano ripreso qualcuno che non doveva essere presente lì, in quel momento?
La stagione delle stragi di mafia è una stagione intrisa da tanti misteri. Dal rullino di Vassallo, all’agenda di Borsellino. L’incontro di giovedì, promosso dall’amministarzione comunale di Novi Ligure, vede il patrocinio della Fondazione Social, dell’Istituto Cooperazione e Sviluppo, di “Fuga di Sapori” e del comune di Bosco Marengo.
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