Nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale di Casale Monferrato, è nuovamente emersa la delicata e rilevante questione del “ritardo” con cui vengono discusse le interrogazioni e le mozioni presentate dai Consiglieri Comunali, e in particolare dai Consiglieri dei Gruppi di opposizione.
Non si tratta di semplici questioni procedurali, burocratiche o di “lana caprina”, bensì della sostanza stessa del ruolo che ogni singolo Consigliere Comunale esercita a nome e per conto dell’intera Cittadinanza Casalese.
È dovere, ancor prima che diritto, di ogni singolo Consigliere Comunale, infatti, di rappresentare la Cittadinanza e porre alla Giunta e al Sindaco le necessarie interrogazioni, mozioni e interpellanze per concorrere alla risoluzione (nei tempi giusti) dei problemi della Città.
In sede di Consiglio Comunale, giustamente, il Gruppo consigliare del Partito Democratico, attraverso il diretto intervento di tutti i suoi Rappresentanti, ha richiamato il Presidente del consiglio Comunale e il Sindaco al rispetto delle prerogative dei consiglieri stessi, un particolare per quanto attiene la discussione in termini “decenti” delle interrogazioni presentate.
Nel corso della serata, alla sola incredibile distanza di oltre tre mesi, si sono discussi temi “urgenti” come l’agibilità della palestra di una scuola primaria, piuttosto che le numerose problematiche connesse agli Asili Nido.
Francamente è apparsa una presa in giro alla Città e al Consiglio introdurre tali tematiche a distanza così grande dalla loro “urgente” richiesta di approfondimento. Solo per una casuale combinazione “romana” la mozione del Gruppo PD sulla tanto contestata autonomia differenziata, presentata dal capogruppo Gioanola il 10 luglio 2023 (!) e mai prima portata all’attenzione del Consiglio Comunale, ha assunto un alto valore politico e “imbarrazzante” per la maggiornaza di destra che governa la Città.
Ma non è finita qui: restano ancora da discutere interrogazioni e mozioni che attendono da diversi mesi di essere affrontate.
A titolo di esempio: la mozione sulla tragedia delle donne Afgane (depositata da Maria Fiore lo scorso 19 luglio); la mozione sull’intitolazione del Ponte sul Po (depositata da Luca Gioanola lo scorso 17 ottobre); l’interrogazione “urgente” in merito alla sicurezza in Città e alla videosorveglianza (presentata da Giuseppe Iurato lo scorso 24 novembre).
Davvero un metodo poco rispettoso, non tanto del ruolo dei consiglieri comunali, quanto piuttosto del comune sentire della Città: la sicurezza tanto propagandata nel passato, ora viene “nascosta” e taciuta dall’amministrazione, così come l’incredibile ipotesi di intitolazione del Ponte!
Aggiungiamo ulteriormente: sino alla data dello scorso consiglio comunale era ancora mancante anche la risposta all’interrogazione presentata dal Consigliere Demezzi, depositata circa due mesi fa, sul tema idrogeno/Energica.
All’inadeguata e inappropriata “ironia social” del presidente Secco e del sindaco Riboldi, non è mai corrisposta una risposta: affermare che è una vergogna ed una totale mancanza di rispetto istituzionale è dir poco!
Forse, anche in questo caso, alla Giunta di Casale mancano gli argomenti? E quando tratteremo di “deposito delle scorie radioattive”, cosa accadrà? Forse faranno mancare il numero legale?
Partito Democratico, Circolo di Casale Monferrato
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