Stamattina, nella mia veste di Capogruppo Pd al Consiglio Comunale di Novi Ligure, ho partecipato al tavolo di confronto regionale sul futuro dell’Ex Ilva. Con la sentenza della sezione fallimentare, si apre la possibilità di sbloccare i finanziamenti statali previsti dal decreto ex Ilva, con una durata massima di cinque anni e un limite massimo di 320 milioni di euro per il 2024 (prestito ponte).
Tuttavia, l’utilizzo di questi fondi garantisce solo una continuità provvisoria, senza assicurare nel tempo la possibilità di investimenti e la stabilità della continuità produttiva e salariale.
Ciò che continua a mancare è una visione complessiva del problema, ora totalmente responsabilità del Governo dopo l’uscita di ArcelorMittal dalla società.
Da questi tavoli ci aspettiamo, oltre a una presenza formale di amministratori e politici, soluzioni concrete. Quando si parla di investitori, è imprescindibile attendere un piano industriale concreto e prospettico che tuteli non solo Taranto, ma tutti gli stabilimenti, inclusi quelli di Novi, dove si riscontra il problema critico nei settori dell’indotto, in particolare nei trasporti, che riveste un ruolo significativo nell’economia dell’indotto e del territorio.
Solo con un approccio sistemico possiamo avviare discussioni e negoziati con potenziali investitori, evitando interruzioni degli impianti, che complicherebbero notevolmente la situazione.
La prossima settimana è previsto un nuovo tavolo per analizzare la crisi. Ci auguriamo che emergano idee progettuali utili a risolvere questa situazione in modo sostenibile, evitando soluzioni temporanee che tamponano solo il problema senza affrontare la radice del disagio.
Luca Patelli – Capogruppo PD Novi Ligure
Ti è piaciuto questo articolo? Offrici un caffè con Ko-Fi
Segui il moscone su Telegram per ricevere una notifica ogni volta che viene pubblicato un nuovo articolo https://t.me/ilmoscone