Appennino futuro remoto: Campassi, il paese in mostra

Appennino Futuro Remoto’ dà appuntamento a Carrega Ligure, nella frazione di Campassi, per la giornata di domenica 30 giugno con “Il Paese in Mostra”.

L’obiettivo del Festival è quello di far conoscere il territorio locale anche nei periodi meno usuali per i turisti proponendo eventi multidisciplinari e l’incontro di domenica non farà eccezione.

Sarà messa a disposizione anche una navetta con partenza da Cabella Ligure in Piazza della Vittoria dalle 10,15 per chi vorrà partecipare a Raccontare Camminando”, una passeggiata da Campassi a Cà di Campassi accompagnati da Gianni Chiesa, Vicepresidente dell’Ente Parco Aree Protette Appennino Piemontese e storico del territorio della Val Borbera, e da Angelo Guerrini guida ambientale professionista di Connio. Dalle loro voci il racconto di un territorio, la sua storia e le caratteristiche geomorfologiche e ambientali.

Al ritorno, nel pomeriggio, si svolgerà la presentazione della mostra fotografica “Il Tempo che fu” ideata e realizzata da Guido Gozzano, già sindaco di Carrega per un decennio. 

La mostra propone un racconto in immagini, su 38 pannello fotografici, completato da un dépliant descrittivo che descrive i contesti e i periodi cui si riferiscono, per fare un piccolo viaggio nel tempo e vedere come era diversa la vita nella Valle dei Campassi. Un percorso attraverso la religione, il lavoro tanto e duro, il piacere, l’ambiente e la vita in genere. Le fotografie sono state cortesemente donate dagli eredi di coloro che vissero direttamente ciò che viene raccontato nella mostra.

Seguirà il concerto “Musiche e canti viandanti” con quattro musicisti straordinari: Elisa Dal Corso (voce e fisarmonica), Maria Dal Corso (voce e violino), Elisa Dalmasso (saxofono) e Julyo Fortunato (fisarmonica e chitarra).

Proporranno un ampio programma musicale che va dalle ballate ai canti dei viandanti, al ballo liscio e ai canti devozionali per completare la narrazione di un territorio attraverso un altro degli eventi di Appennino Futuro Remoto la cui formula è sempre più apprezzata.

Sarà presente Serena Mantuan, che con le sue sculture in legno a raccontare il suo percorso di artigiana del legno.

Da Cabella sarà messa a disposizione una seconda navetta alle 15,15 per chi vuole prendere parte agli appuntamenti pomeridiani.

Come recita uno degli slogan di Appennino Futuro Remoto: “C’era una volta un Festival/un sogno che oggi è diventato realtà con un progetto di rigenerazione culturale e sociale per riattivare i luoghi di cultura, il patrimonio immateriale e l’economia locale frenando lo spopolamento”.

Per informazioni e dettagli sulle modalità di partecipazione:

Sono numerose le collaborazioni, i partner e i patrocini degli enti e associazioni del territorio, consultabili sul sito web ufficiale.

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