Il ruolo dei comuni e dei Sindaci nella gestione delle Asl, quale è e quale potrebbe essere?
il Sindaco rispetto alla gestione della Asl esprime parere sul piano attuativo locale. esamina ed esprime parere sul bilancio pluriennale di previsione e sul bilancio di esercizio e rimette alla Giunta regionale le relative osservazioni. Verifica l’andamento generale dell’attività.
Il Sindaco, inoltre, quale autorità sanitaria locale, adotta tutti i provvedimenti di autorizzazione, concessione e prescrizione già di competenza dell’ufficiale sanitario, del medico provinciale e del veterinario provinciale, fatte salve le competenze regionali e quelle attribuite alle Asl.
Quindi quando mi sento dire da autorevoli politici nostrani che il Comune non ha nessun ruolo nella gestione della sanità e salute, rispondo: leggete, informatevi e agite.
Soprattutto agite, la sanità pubblica è un bene prezioso e da qualche anno, grazie all’inerzia di molti ed alla cattiva gestione di tanti altri, sta naufragando.
Ripeto ancora che, ovviamente, sappiamo che ai comuni non è affidata l’organizzazione e gestione dei servizi sanitari. Tuttavia un Sindaco non è un buon Sindaco se non si occupa prioritariamente delle questioni della salute e della protezione sociale dei concittadini. Di conseguenza è fondamentale – tenendo conto delle differenze delle norme regionali che sussistono a questo proposito – l’azione dei comuni in termini di controllo, proposta, e ‘rivendicazione’ nei confronti del livello regionale e delle aziende sanitarie.
“……L’applicazione rigida del modello aziendalista ha annichilito la questione del governo democratico della sanità e del sociale. Invece, a 40 anni dalla legge 833, uno dei suoi capisaldi – il legame col territorio – deve essere con forza riaffermato…..”
Lo possono riaffermare i Sindaci nell’interesse dei suoi cittadini.
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