Addio a “Il Novese” nell’indifferenza generale

Morire è brutto. Morire in silenzio, senza che nessuno se ne accorga, rende il tutto ancora più triste.  Così è accaduto a “Il Novese”, settimanale fondato nel 1963 da alcuni giovani membri del PCI di Novi. Voglio ricordare il nome di alcuni di loro, perché so che anche molti di voi lettori li ricordano: Gianni Bellasera, Valter Bisio, Franco Inverardi, Mario Ballostro e Italo Scagliola. 

Chi si aspettava di ritrovare ieri in edicola, al ritorno della pausa agostana, il Novese, è rimasto deluso. Stessa sorte  è accaduta al “L’Ovadese”, il fratello minore de “Il Novese” che si occupava della zona di Ovada e valli attigue. 
Il Novese e l’Ovadese da oggi sono diventati l’inserto di Novi e Ovada de “Il Piccolo”. Mantengono la testata, all’interno del giornale, ma per sole 4 pagine. Sparita la testata giornalistica registrata al Tribunale, ora tutto rientra sotto la testata registrata de “Il Piccolo”. E questo basta e avanza per celebrare il funerale. 

La prima pagina del primo numero de “Il Novese”, in edicola il 1 settembre 1963.

Sul Piccolo in edicola oggi non c’è una riga che spieghi le motivazioni di questa decisione. Solo a pagina 30 c’è scritto che chi era abbonato al Novese “continuerà a riceverlo con l’aggiunta del Piccolo”, e che “queste novità sono pensate per offrirvi un servizio sempre migliore, con la qualità e dedizione che da sempre ci contraddistinguono”. 
Forse sarebbe stato più onesto, e comprensibile per i lettori novesi, spiegare che (tiro a indovinare) il costo della carta, la concorrenza dell’informazione online, il fatto che in generale gli italiani leggano sempre meno, ha reso inevitabile questa scelta. 

Il Novese vide la luce 61 anni fa nella sede del PCI di Via Girardengo con l’obiettivo di dare una voce ai comunisti novesi. Si caratterizzò fin da subito non come uno giornale di parte che parlava solo di politica, ma come il giornale del territorio che si occupava di cronaca, costume, società. Non semplicemente uno strumento di informazione di partito, ma uno strumento al servizio della zona novese. Di lì a poco a Novi nacque Panorama di Novi. Se il Novese era il giornale di “quelli” di sinistra, Panorama era il giornale per gli elettori di destra. Novi era una delle poche piccole città ad offrire una scelta editoriale così ampia. 

Con al fine del Novese, rimane come “prodotto a chilometro zero” solo Panorama, a cui auguro lunghissima vita. 

Chi scrive ha un profondo legame affettivo con “Il Novese”. È il giornale con cui ho cominciato a scrivere, sul finire degli anni ’80. C’ero, quando negli anni ’90 decidemmo di togliere la scritta “Settimanale del Pci” sotto la testata, causando qualche malumore a qualche compagno. 
Sono stato l’ultimo direttore responsabile de “il Novese”, prima che entrasse sotto la gestione del Piccolo. 

Mi è sempre stato chiaro che il Novese aveva non solo una storia, ma un’anima. I lettori si aspettavano che il giornale offrisse le notizie in un certo modo, e quest’anima  trasparisse tra le sue pagine. Riusciranno i redattori di oggi a mantenere un poco di quell’anima in sole 4 paginette? Lo spero di cuore. 

Quello che spiace, è che una storia così bella come quella del Novese, unico giornale fondato da Pci che ancora resisteva nelle edicole in tutto il panorama nazionale, possa finire così, nel silenzio di una Città accaldata e addormentata. 

“C’è da avere più paura di tre giornali ostili che di mille baionette”, disse Napoleone. Quando muore un giornale, muore la Libertà di espressione. 
Ma i giornali possono anche risorgere. Magari non si tratta di un addio, ma solo di un arrivederci. 

Infine, non se la prenda la società editrice del Piccolo per questo articolo. Perlomeno, qualche persona in più ora sa che se vuole leggere il novese, deve comprare il Piccolo.  Come ho fatto io stamattina.

2 risposte a “Addio a “Il Novese” nell’indifferenza generale”

  1. Avatar Zio Fender
    Zio Fender

    La gente legge assai meno. Anzi, non legge più. Ma Il Novese era diventato insipido e le quattro paginette di Novi erano tali anche prima, da qualche anno. Forse è stato superato dai tempi, ma è anche vero che ha tradito la propria storia. Mancava il sale necessario per coinvolgere i suoi lettori. Rinnoverò il mio abbonamento a Il Piccolo perché ritengo che la carta stampata debba comunque sopravvivere. Ma non ho nostalgie perché da tempo non era più Il Novese.

  2. Avatar Davide F.
    Davide F.

    Ricordo una lettera che inviai al Novese nella “posta dei lettori” scritta con la biro in stampatello per lamentarmi del “caro concerti” con l’allora Sindaco Pagella… tanta nostalgia sia per il Novese che per i concerti che non sono più fattibili (Pino Daniele, Bennato, Guccini, Vecchioni, Area, Battiato, Banco, Branduardi, Dalla, Finardi, Zero sono passati tutti da Novi) e anche per Pagella…..

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andrea vignoli

Giornalista, scrittore, insegnante.

2 commenti su “Addio a “Il Novese” nell’indifferenza generale

  1. La gente legge assai meno. Anzi, non legge più. Ma Il Novese era diventato insipido e le quattro paginette di Novi erano tali anche prima, da qualche anno. Forse è stato superato dai tempi, ma è anche vero che ha tradito la propria storia. Mancava il sale necessario per coinvolgere i suoi lettori. Rinnoverò il mio abbonamento a Il Piccolo perché ritengo che la carta stampata debba comunque sopravvivere. Ma non ho nostalgie perché da tempo non era più Il Novese.

  2. Ricordo una lettera che inviai al Novese nella “posta dei lettori” scritta con la biro in stampatello per lamentarmi del “caro concerti” con l’allora Sindaco Pagella… tanta nostalgia sia per il Novese che per i concerti che non sono più fattibili (Pino Daniele, Bennato, Guccini, Vecchioni, Area, Battiato, Banco, Branduardi, Dalla, Finardi, Zero sono passati tutti da Novi) e anche per Pagella…..

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